Ti sembra di avere tutto sotto controllo? Di conoscere le uscite importanti, di tenere d’occhio l’indie figo della settimana, di non perderti nulla? Bene: sappi che mentre leggi questo articolo, Steam sta pubblicando almeno un altro gioco. Anzi, forse due.
E no, tu non li vedrai mai.
Perché oggi pubblicare un gioco su Steam è facile, ma farlo notare è un’altra storia. E per i team piccoli, senza publisher o spinta mediatica, il rischio è uno solo: l’oblio totale.
L’invasione silenziosa: decine di titoli al giorno, nessuno se ne accorge
Nel 2024 sono arrivati su Steam quasi 19.000 giochi. Fatti due conti: più di 50 al giorno, ogni giorno. Il problema? Solo una piccola percentuale riesce a ottenere visibilità reale.
Un numero crescente di titoli entra nel cosiddetto “limited status”, una specie di purgatorio della piattaforma dove non hai visibilità, niente accesso completo alle funzionalità, e nessuno ti scopre. Non è un ban, ma è come urlare nel vuoto.
Il dato non è ufficiale, ma si parla di oltre il 30% delle nuove uscite bloccate in questa zona grigia. E nessuno sa davvero come uscirne.
Come decide Steam cosa mostrarti?
Valve non usa pubblicità a pagamento in stile App Store. Il sistema è più subdolo, e funziona così:
- Analizza cosa giochi e cosa hai in wishlist.
- Premia chi pubblica update frequenti.
- Spinge i titoli già affermati.
In pratica, l’algoritmo ti mostra ciò che pensa tu voglia vedere. Ma così facendo, rende invisibili i giochi che non conosci ancora, quelli che magari ti piacerebbero ma non rientrano nel tuo profilo. Un paradosso: scopri solo ciò che hai già scoperto.
Indie a fondo classifica: senza marketing, sei spacciato
I piccoli sviluppatori lo sanno bene. Su Reddit e nei forum dev si raccontano storie tutte uguali: titoli lanciati con mesi (o anni) di lavoro alle spalle, che raccolgono 3–4 review in totale. Zero copertura, zero boost da Steam. Come se non esistessero.
Anche chi ha già esperienza nel settore ammette che oggi “indovinare” il successo è impossibile. L’unico modo per uscirne? Costruire visibilità prima ancora del lancio.
Ma allora Steam è tutto da buttare?
Non proprio. Alcuni ce la fanno. Secondo Chris Zukowski, esperto di marketing indie e speaker al GDC 2025, esistono giochi che restano sottotraccia, senza virale né trailer bomba, ma che riescono a piazzare 250 review al mese e generano fino a 150.000 dollari in meno di un anno.
Sono quelli che conquistano una nicchia, si aggiornano con regolarità, e usano bene gli strumenti della piattaforma.
Come si sopravvive all’algoritmo?
Se sei uno sviluppatore indie o un team senza publisher, ecco le mosse che fanno la differenza oggi:
- Pagina Steam perfetta: trailer d’impatto, tag precisi, immagini curate. Niente placeholder.
- Aggiornamenti regolari: lo store ama i giochi vivi. Anche una patch minore può smuovere le acque.
- Wishlist spinta fin dal day one: partecipa a Next Fest, crea una demo, mostra il gioco in anteprima.
- Usa il traffico esterno: TikTok, Discord, Reddit, newsletter. Non aspettare che Steam faccia il lavoro per te.
- Attiva le community: contatta curator, chiedi review, costruisci un pubblico. Non vendi un prodotto: vendi un’identità.
Steam è ancora il regno degli indie?
La risposta è complicata. Steam ti dà gli strumenti, ma non ti deve nulla. È una piattaforma enorme, piena di possibilità, ma anche spietata se non sai come muoverti. Non c’è più spazio per il “pubblico che arriva da solo”. Se non ti muovi, non ti vede nessuno.
E no, non è detto che il tuo gioco sia brutto. Magari è solo stato lanciato il giorno sbagliato, nel silenzio, in mezzo ad altri 49 titoli.
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