MatPat se n’è andato. O almeno così dice.
Perché a guardare bene, il creatore di Game Theory è ancora ovunque: video speciali, tour, comparsate, approvazioni creative.
E allora la domanda sorge spontanea: è davvero un addio… o è un test per vendere tutto?
Sì, perché qualcosa non torna. I nuovi host faticano a conquistare il pubblico, l’algoritmo di YouTube sembra ignorarli, e il tono dei video ha perso mordente.
La community lo sente. Lo scrive. Lo dice chiaro: “Senza MatPat, Game Theory è un altro canale qualsiasi.”
E forse, nel dietro le quinte, lo sanno anche loro.
Addio… ma non troppo
Gennaio 2024. MatPat pubblica il video Goodbye Internet. È un addio commosso, pieno di riconoscenza, ben confezionato. Dice che è il momento di passare il testimone, che i canali andranno avanti con nuovi volti, che la Theory continuerà.
Solo che non è proprio vero. MatPat continua a comparire. Si mostra in vlog, dà consigli agli host, partecipa a video speciali. Non si è ritirato: ha solo cambiato ruolo. È passato da volto a regista. Ma il pubblico, abituato a un one-man show da dieci anni, lo nota subito.
I nuovi host non decollano
Dopo l’annuncio, Game Theory ha provato a ripartire. Nuove voci, nuove facce. Ma la risposta è tiepida.
I commenti sotto i video si dividono tra “dategli tempo” e “ridateci MatPat”.
Le visualizzazioni non crollano, ma si nota un calo nell’engagement. Meno like, meno condivisioni, più critiche.
Alcuni video sembrano letti più che vissuti. Gli script sono precisi ma freddi. E in un canale dove contava la teatralità del presentatore… questo si sente.
Anche Reddit si accende: “è diventato tutto troppo standardizzato”, “sembra fatto da un’agenzia”, “non mi affeziono a nessuno”.
L’algoritmo non perdona
C’è una cosa che YouTube non ti insegna nei tutorial per creator: se la tua faccia è il brand, toglierla può essere letale.
Game Theory era MatPat. Il suo ritmo, il suo modo di spiegare, il suo sguardo in camera. Cambiare la voce è come cambiare la sigla di una serie cult. Puoi farlo, ma non sarà più la stessa cosa.
L’algoritmo lo sa. I video senza di lui non vengono spinti allo stesso modo. L’attenzione cala. Il CTR scende. E quando questo succede su un canale con milioni di iscritti, è un segnale d’allarme.
Sta preparando la vendita?
E qui arriva la teoria nella teoria.
E se tutto questo non fosse solo un passaggio di testimone… ma un piano per rendere Theorist vendibile?
Ci sono segnali. Il brand è stato ristrutturato. I canali sono ora “guidati da un team”, non più da un individuo. Esiste un quartier generale fisico, con produzione interna, team script, grafici, editing. Uno schema da azienda, non da creator.
Sembra la classica mossa da chi vuole impacchettare tutto, dimostrare che può funzionare anche senza di lui… e poi vendere. Magari a una media company. Magari a un fondo. Magari per monetizzare dieci anni di lavoro.
Non è la prima volta che succede. BuzzFeed ci ha provato. Rooster Teeth anche. Con risultati disastrosi.
Ma il contenuto ha perso l’anima
Questa è la parte che fa più male.
Le teorie non sorprendono più. Sono ben fatte, certo. Ma non spiazzano. Non accendono la scintilla. Manca quel “ma dai!” che MatPat sapeva tirarti fuori ogni volta.
Il tono è più scolastico. La voce meno carismatica. La presentazione più lineare.
Sembra tutto più… corporate. Più adatto a un brand da proteggere che a un’idea da far esplodere.
E quando perdi l’anima in nome della continuità, spesso non rimane molto da difendere.
La community se n’è accorta
I fan storici non sono stupidi. Hanno vissuto l’evoluzione del progetto, hanno seguito ogni teoria su Five Nights at Freddy’s, Zelda, Minecraft.
Sanno distinguere un contenuto fatto col cuore da uno fatto per dovere.
E quando MatPat ricompare a sorpresa in un video, i commenti esplodono. “Bentornato!” “Questo sì che è Game Theory!”
È come se il pubblico stesse aspettando il momento in cui lui stesso capirà che il progetto non funziona senza la sua voce.
O forse lo sa già. E sta solo finendo di scrivere il finale.
Teoria finale?
La vera teoria, forse, è questa:
MatPat non voleva ritirarsi.
Voleva trasformare Game Theory in qualcosa di più grande di lui.
Ma ha scoperto che quando togli l’uomo… la Theory resta solo teoria.
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