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Yandere Simulator: il gioco che non muore mai

Yandere Simulator: dal boom del 2014 a oggi, tra hype, scandali e demo infinite. Un gioco mai finito che resta leggenda del web.

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Dal 2014 a oggi, Yandere Simulator è diventato qualcosa di più di un videogioco in sviluppo. È una leggenda urbana del gaming, un progetto che continua a cambiare forma senza mai arrivare al traguardo definitivo. Per alcuni è il sogno infranto di una community, per altri l’esempio perfetto di come non gestire uno sviluppo. Eppure, a undici anni dal primo annuncio, il gioco è ancora qui. Aggiornato, discusso, criticato. In breve, impossibile da ignorare.

Contenuti in questo articolo
Le origini: dal boom a YouTube al Patreon milionarioLo spettro dello “spaghetti code”La community si divideLo scandalo del 2023Demo, mode e il paradosso dello sviluppo infinitoIl confronto con Pirate SoftwareYandere Simulator oggi: leggenda o condanna?

Le origini: dal boom a YouTube al Patreon milionario

yandere simulator

Tutto comincia nel 2014, quando Alex Mahan, meglio noto come YandereDev, pubblica i primi concept di un titolo che sembrava unico: vestire i panni di una studentessa giapponese ossessionata dal suo senpai, disposta a eliminare in ogni modo possibile le rivali. Una premessa semplice, ma che colpì dritto l’immaginazione di milioni di utenti.

La formula era perfetta per YouTube: let’s play ironici, gameplay pieni di glitch, contenuti che facevano numeri giganteschi. In pochi mesi grandi creator come Markiplier e PewDiePie portarono il titolo all’attenzione globale. Parallelamente, YandereDev aprì un Patreon e in poco tempo raccolse migliaia di dollari mensili. Era l’inizio di una corsa che sembrava inarrestabile.

Lo spettro dello “spaghetti code”

Dietro al fascino di un’idea controversa, però, si nascondeva un problema tecnico enorme. Il codice di Yandere Simulator era caotico e poco gestibile. La community lo definì “spaghetti code”, e non a caso. Ogni nuova aggiunta creava bug, rallentamenti, incompatibilità. TinyBuild, publisher noto per Hello Neighbor, tentò un salvataggio: offrì un refactoring completo. Ma YandereDev rifiutò, preferendo mantenere il controllo totale sul progetto. Da quel momento in poi, il gioco divenne sinonimo di aggiornamenti lenti e aspettative disattese.

yandere simulator

La community si divide

L’altro nodo critico fu il rapporto con i fan. All’inizio, i supporter erano entusiasti e pronti a chiudere un occhio sugli errori. Ma con il tempo, le attese infinite e i ritardi alimentarono frustrazione. Nacquero subreddit e forum dedicati esclusivamente a criticare lo sviluppatore. Chi provava a porre domande veniva bannato dalle piattaforme ufficiali. YandereDev, invece di confrontarsi, adottò un approccio difensivo e spesso aggressivo. Un boomerang che trasformò una fanbase fedele in una comunità spaccata.

Lo scandalo del 2023

Il punto più basso arrivò nel 2023, quando emersero accuse di interazioni inappropriate tra YandereDev e una ragazza minorenne. Lui ammise la conversazione, ma negò il grooming. Non ci furono conseguenze legali, ma l’impatto pubblico fu devastante. Patreon perse slancio, gli sponsor sparirono e la reputazione dello sviluppatore venne compromessa in modo irreparabile. Da quel momento, parlare di Yandere Simulator significava inevitabilmente parlare anche del suo creatore.

Demo, mode e il paradosso dello sviluppo infinito

yandere simulator

Eppure, nonostante tutto, il gioco non è mai scomparso. Nel 2020 arrivò la prima demo ufficiale con la rivale Amai Odayaka. L’anno successivo fu la volta della 1980s Mode, una sorta di prequel che offriva un’esperienza quasi completa, con rivali, missioni e finale. Durante il 2024 sono arrivati update significativi: nuove meccaniche, doppiaggi, miglioramenti grafici e persino un port Android in lavorazione.

Il paradosso è chiaro: Yandere Simulator esiste, si gioca, si aggiorna. Ma non è mai stato “pubblicato” davvero. Non c’è una versione definitiva, nessuna uscita ufficiale su Steam, nessuna data certa. Solo una promessa che si allunga di anno in anno. Secondo lo stesso YandereDev, la fine del progetto potrebbe arrivare nel 2026 o nel 2027. Ma dopo undici anni di attese, pochi ci credono davvero.

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Il confronto con Pirate Software

La vicenda di Yandere Simulator ricorda da vicino quella di Pirate Software, altro sviluppatore indie diventato fenomeno su Twitch e YouTube. Entrambi hanno costruito un brand personale indissolubilmente legato al proprio lavoro. Entrambi hanno fatto errori di gestione, reagendo male alle critiche. E in entrambi i casi, il dramma personale ha oscurato il valore del gioco. Quando il creatore diventa più discusso del progetto, il rischio è che nessuno riesca più a separare l’uno dall’altro.

yandere simulator

Yandere Simulator oggi: leggenda o condanna?

Arrivati al 2025, Yandere Simulator è più un simbolo che un titolo. Simbolo di un sogno indie partito con hype mondiale e mai concretizzato. Simbolo di come la gestione di una community possa determinare la vita o la morte di un progetto. E simbolo, anche, di una generazione di giochi in sviluppo “eterno”, tra Patreon, update infiniti e fan che aspettano senza certezze.

Che tu lo ami o lo odi, non si può negare che YandereDev abbia lasciato un’impronta nella cultura videoludica online. Non per il gioco completo, ma per l’esperienza collettiva che si è portato dietro. Yandere Simulator non è uscito, e chissà se mai lo farà. Ma in un certo senso, la sua storia è già scritta.

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