Modifichi la tua Switch? Provi a far partire un gioco scaricato “per provare”? Nintendo ora ha una risposta chiara: addio console.
Non è uno scherzo né un’ipotesi da forum. Nei nuovi termini d’uso appena aggiornati – sì, quelli che nessuno legge mai ma che ti obbligano ad accettare – Nintendo ha messo nero su bianco che può disattivare a distanza la tua console se rileva attività sospette. Parliamo di brick totale. Cioè: Switch morta. Fine dei giochi.
Cosa cambia davvero con questa mossa?

La novità è arrivata in sordina, ma pesa come un martello. Niente più giri di parole o richiami vaghi al “non modificare il sistema”: stavolta si legge chiaro e tondo che se tenti di:
- piratare giochi,
- installare software non autorizzato,
- manomettere le protezioni della console,
Nintendo può rendere inutilizzabile il tuo account e/o il tuo dispositivo. Permanentemente.
Quindi sì, in teoria (e forse anche in pratica), può brickarti la Switch da remoto. Anche senza passare dal via.
Perché ora?
Semplice: il 5 giugno arriva la Nintendo Switch 2, console nuova, infrastruttura nuova, e un bel salto verso il digitale. Meno cartucce, più download. Più ecosistema chiuso. E più controllo.
Nintendo lo sa bene: più si punta sul digitale, più cresce il rischio di pirateria. E il colosso giapponese ha deciso di giocare d’anticipo. Questo aggiornamento dei termini d’uso non è un caso: è una dichiarazione di guerra.
Nintendo e la lotta alla pirateria: niente di nuovo, ma…
Chi segue Nintendo da anni lo sa: l’azienda ha una lunga tradizione di pugno duro. Ha fatto chiudere siti di ROM, emulatori, progetti fan-made, perfino mod innocue su console fuori produzione. Ma stavolta si spinge oltre: non si limita più ad attaccare i contenuti, ma il dispositivo stesso.
E qui iniziano i dubbi.
Ma… come fanno a saperlo?
Bella domanda. E la risposta non è tranquillizzante. Con le nuove policy sulla privacy, Nintendo specifica che in caso di errori di sistema, raccoglie dati dettagliati su cosa stavi facendo al momento del crash. Inclusi app, funzioni, stato del software e – se presenti – anche contenuti inviati o ricevuti.
Ah, e la Switch 2 avrà una feature chiamata Game Chat, che introduce video e audio in-game. Con il consenso dell’utente (almeno in teoria), Nintendo potrà monitorare anche le comunicazioni vocali e video.
Ci siamo capiti, no?
E se ti segnalano per sbaglio?
Eh. Qui viene il bello. Non è chiaro se Nintendo userà un sistema automatico, segnalazioni manuali o entrambe le cose. Non è nemmeno detto che ci sia un sistema di appello per chi viene bloccato per errore. E visto che parliamo di un account legato ad acquisti digitali, potresti perdere anche i giochi comprati legalmente.
Quindi che si fa?
Beh, se giochi pulito, probabilmente non hai nulla da temere. Ma se anche solo stai pensando di installare un emulatore per provare vecchi giochi SNES, o di moddare un Joy-Con per divertimento… sappi che ora rischi grosso.
Nintendo non sta scherzando. E con la Switch 2 alle porte, ha messo le regole in chiaro: niente pirateria, niente modifiche, niente scappatoie.
Tu che ne pensi?
È giusto che Nintendo protegga il suo hardware in modo così radicale? Oppure si sta spingendo troppo oltre, violando i diritti dei consumatori?
Diccelo nei commenti.
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