Dovremmo essere a un passo dal lancio della console più attesa degli ultimi anni.
Nintendo Switch 2: E invece… niente.
Silenzio. Nebbia. Muri di indifferenza.
Nintendo Switch 2, almeno per ora, sembra un’eco lontana. E c’è chi inizia a chiedersi se non sia tutto un gigantesco autogol.
Una nuova era? Sì. Ma non quella che volevamo
Switch 2 dovrebbe rappresentare il futuro di Nintendo.
In teoria.
Ma tra voci di corridoio, leak scialbi e una lineup che fa sbadigliare anche i fan più hardcore (Mario Kart potenziato e Cyberpunk… sul serio?), non si sente quell’entusiasmo da “evento”.
Niente countdown. Niente vetrine tappezzate nei negozi. Niente trailer da mandare in loop.
Anzi, nei GameStop americani e nei centri Target non si trova nemmeno un cartello con scritto “preordina qui”.
Prezzi fuori scala, hype sotto terra
500 dollari per la console.
80 a gioco.
100 per i controller.
Nintendo ha abbandonato l’idea di essere la “console per tutti”?
A giudicare dai numeri, sì. E non solo nel portafogli: manca proprio quella magia che una volta faceva battere il cuore ai fan.
Ricordi quando bastavano 99 dollari per un Game Boy Advance? O 250 per una Wii con Wii Sports incluso?
Quella era Nintendo. Quella che ti dava mondi incredibili a portata di paghetta.
Ora? Paghi prima di giocare. Letteralmente.
Il caso Pokémon e la patch “tampone”
Un altro esempio che ha fatto storcere il naso: la patch a 60fps per Pokémon Scarlet e Violet.
“Evvai, hanno sistemato il gioco rotto!”, dicono.
Solo che… è un gioco vecchio. E rotto dall’inizio.
Pagare una nuova console per far girare meglio una roba che non doveva uscire così, non è proprio un manifesto di fiducia.
La fanbase si sta raffreddando?
Il primo Switch era riuscito in un miracolo raro: trasformare i casual gamer in appassionati hardcore.
Un mix perfetto di portabilità, esclusive, remake, indies e gioia pura.
Switch 2 invece sembra tutto l’opposto: meno libertà, più limitazioni, prezzi alle stelle e… un certo sospetto.
Pare addirittura che Nintendo possa disattivare la console da remoto se rileva attività “sospette”. Una specie di kill switch digitale.
Vero o esagerato? Difficile dirlo, ma il fatto che se ne parli non è un buon segno.
I numeri parlano chiaro
Secondo Google Trends, in USA la PS5 viene cercata 10 volte più della Switch 2.
A pochi giorni dal lancio.
Un dato che fa rumore, perché Nintendo è sempre stata padrona della comunicazione.
E ora? Pare essersi eclissata da sola.
Anche tra i fan più accesi, come Wood Hawker (Wood da BeatEmUps), c’è perplessità: niente promozione, niente hype, niente amore.
Una console nata nell’ombra
Switch 2 parte in salita. E con una zavorra pesante: il confronto costante con il primo Switch, un successo irripetibile.
La sensazione è che anche chi l’ha amato oggi preferisca aspettare, magari restando su PS5, Steam Deck o PC.
Per ora, Nintendo sembra aver perso il suo tocco.
Non c’è meraviglia, non c’è voglia.
Solo tanti dubbi. E un prezzo troppo alto da pagare.
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