La nuova Switch è tra noi. Se sei uno di quelli che si è svegliato all’alba per comprarla al lancio, probabilmente stai ancora smanettando tra i menu. Ma cosa cambia davvero rispetto alla prima Switch? E soprattutto: ne vale la pena? Dopo ore di test, ecco cosa c’è di nuovo – e cosa ancora fa storcere il naso.
Ehi Nintendo, stavolta l’hai fatta davvero più veloce
Sì, la prima cosa che noti è la velocità. Tutto è più snappy, scattante, reattivo. Aprire l’eShop? Un fulmine. Navigare tra le icone o sfogliare la libreria? Nessun lag. Finalmente sembra una console del 2025, e non una app su uno smartphone del 2014.
La chicca? Il nuovo eShop ha un filtro per mostrare solo i giochi con upgrade per Switch 2. E sì, adesso ti consiglia titoli basati davvero su ciò che giochi. Altro che scelte random da algoritmo impazzito.
Game chat integrata: sì, stai leggendo bene
Nintendo e chat vocale nella stessa frase sembrano uno scherzo, ma stavolta non lo è. Per attivarla basta scansionare un QR code e associare il tuo numero di telefono. Non il massimo della privacy, ma funziona. Puoi creare stanze, invitare amici, vedere chi è online. Tutto molto più semplice di quanto ci saremmo aspettati da Kyoto.
Retro-gaming potenziato: rewind, CRT e GameCube
La Virtual Console fa un passo avanti: sui giochi N64 adesso puoi riavvolgere, attivare filtri CRT (se ti piacciono le immagini impastate) e c’è pure roba GameCube. Con tanto di icone dedicate e mouse supportato per nostalgici di Mario Paint (Nintendo, se ci sei: rifallo davvero).
E no, non è tutto marketing. Ridge Racer gira liscio come l’olio, con controlli perfetti e zero lag. Ed è solo l’inizio.
Il trasferimento dati? Facile, ma occhio al caos
Passare i dati dalla vecchia Switch alla nuova è facilissimo. Bastano pochi click. Il problema? Ti ritrovi con la coda download piena di tutto quello che hai mai scaricato. Dalle demo ai giochi trash che avevi provato una sera nel 2019. E devi cancellarli a mano, uno per uno. Un incubo da collezionista digitale.
Sarebbe bastata un’opzione tipo “vuoi davvero riscaricare tutto?”, ma evidentemente a Kyoto piace farci perdere tempo.
Output 4K, HDR e 120Hz: Nintendo si dà al lusso
Non ci credevamo finché non l’abbiamo visto: Switch 2 supporta output 4K, HDR, refresh a 120Hz e persino modalità low latency. Puoi gestire tutto dalle impostazioni, compreso il match con lo stato della TV. Una svolta totale per una console che finora era rimasta anni indietro sul fronte tech.
Ma si scalda?
Sì, in modalità portatile scalda. Abbastanza da sentirlo anche con una cover Dbrand addosso. Forse perché poggiata su una coperta, forse no. Non è nulla di drammatico, ma il dubbio resta: quanto incide sul lungo periodo?
Altri dettagli che fanno la differenza
- Game share attivo, se vuoi prestare digitalmente un gioco (spoiler: non lo farai mai)
- Compatibilità con controller e game card virtuali
- Parental control, accessibilità e supporto Bluetooth migliorati
- Interfaccia finalmente moderna: meno lag, più efficienza
Vale la pena?
Se sei già fan Nintendo, è probabile che tu l’abbia già presa. E sì, il salto è netto. Più potenza, meno lag, tante piccole funzioni che – una dopo l’altra – alzano il livello dell’esperienza utente.
Non è perfetta, ma è la Switch che avremmo voluto anni fa. Ora c’è. E sembra solo l’inizio.
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