Skullomania, Doctrine Dark, Kairi… nomi che oggi per molti gamer sembrano leggende metropolitane. Ma per chi ha vissuto gli anni ’90 con un pad in mano, Street Fighter EX Plus Alpha è stato un culto. Un esperimento 3D targato Capcom e Arika che ha creato un’intera generazione di lottatori… e poi li ha fatti sparire. O quasi.
Nel mezzo tra nostalgia e mistero, questa è la storia dei personaggi EX. E di dove sono finiti oggi.
Quando Capcom giocava col 3D
Metà anni ’90: Capcom ha appena sfondato con Street Fighter Alpha, ma il mondo chiede poligoni. Tekken e Virtua Fighter stanno riscrivendo le regole. E così nasce un esperimento: Capcom affida a uno studio esterno, Arika, il compito di creare un Street Fighter tridimensionale.
Nasce così Street Fighter EX, e con lui un cast di nuovi personaggi completamente originali. Il dettaglio che molti ignoravano? Tutti quei lottatori erano proprietà intellettuale di Arika, non di Capcom.
Un errore strategico? Un colpo di genio? Dipende dai punti di vista. Di certo, quando la collaborazione si interruppe dopo EX3, Capcom si tenne Ryu e compagnia bella, mentre Arika si portò via tutto il resto.
E da lì… inizia il buco nero.
Skullomania, l’eroe riluttante
Partiamo da lui, il più amato, il più assurdo, il più riconoscibile: Skullomania. Un impiegato giapponese qualunque che, una volta indossato il costume da supereroe scheletrico, perde ogni controllo.
Nel ‘97 era una gag. Nel 2018, in Fighting EX Layer, è diventato il volto simbolo del franchise Arika.
Il redesign lo ha reso ancora più strambo, con un moveset che mescola attacchi teatrali e colpi devastanti. Ma la sua caratterizzazione è cresciuta: oggi Skullomania combatte senza sapere se è davvero lui a volerlo, o se qualcun altro lo sta manipolando.
Un’icona involontaria, apparsa persino in Street Fighter V come costume alternativo per Rashid. Poco? Forse. Ma è un segnale.
Doctrine Dark, il trauma armato
Holger, alias Doctrine Dark, è la parte oscura della saga EX. Un ex commilitone di Guile, torturato in guerra, che combatte con esplosivi, coltelli e trappole. Un design a metà tra il militare e lo squilibrato, con un respiratore sempre attaccato alla faccia.
Anche lui è tornato in FEXL, con uno stile ancora più aggressivo e inquietante. Zero battute, zero redenzione. Solo violenza controllata. In un roster Capcom moderno, sarebbe probabilmente considerato troppo disturbante.
Kairi, Hokuto e Garuda: la faida mai risolta
La saga EX aveva anche un lore insospettabile. Kairi, l’amnesico errante con i capelli bianchi; Hokuto, la sorella mandata a ucciderlo per onore; e Garuda, entità maligna creata dalle emozioni negative dei combattenti.
In Street Fighter EX erano boss, misteri, apparizioni fulminee. In FEXL, Arika ha ripreso in mano tutta la loro storia e l’ha fatta evolvere:
– Kairi è diventato il protagonista assoluto, con un look più demoniaco e una padronanza del potere oscuro
– Hokuto ha cambiato nome (ora è Shirase), con un redesign tra la geisha e la ninja
– Garuda è tornato, più infernale che mai, come boss finale
Una storyline che avrebbe potuto rivaleggiare con quella di Mortal Kombat… se solo qualcuno se ne fosse accorto.
Gli altri: Blair, Pullum, Darun e Jack
Non dimentichiamoci del secondo livello del cast, i “quasi famosi”:
- Blair Dame: miliardaria svizzera con passione per il combattimento e bodyguard personale. Elegante, fredda, letale.
- Pullum Purna: figlia di un ricco arabo, balla mentre ti pesta. In FEXL è tornata con look rinnovato e combo più veloci.
- Darun Mister: wrestler indiano, forza bruta allo stato puro. Una montagna umana, con tanto di baffi alla Zangief.
- Cracker Jack: ex mafioso armato di mazza da baseball. Pugni, sigaro e minacce. Un colosso da strada che in FEXL ha perso un po’ di smalto.
Tutti presenti in Fighting EX Layer, con ruoli variabili. Alcuni base, altri DLC, altri ancora rielaborati completamente.
E poi ci sono loro: gli scomparsi veri
Non tutti sono tornati. Alcuni personaggi EX sono spariti, o sono stati relegati a cameo:
- Nanase: sorellina minore di Hokuto, mai più tornata.
- Ace: personaggio “vuoto” creato per il training, con mosse copiabili. Abbandonato dopo EX3.
- Area: ragazzina con zaino robotico e braccio meccanico. Apparsa come DLC in FEXL, ma senza narrativa.
Il motivo? Molti erano troppo legati al contesto narrativo EX, o semplicemente poco richiesti. In un’epoca dove i roster si misurano in numeri e skin vendute, non tutti possono tornare.
Capcom non può usarli? Esatto
Molti fan si chiedono: “Perché Capcom non mette Skullomania in Street Fighter 6?”
La risposta è semplice: non può farlo liberamente. I personaggi EX sono proprietà Arika. Se Capcom volesse riutilizzarli, dovrebbe rinegoziare diritti e royalties. E finora non lo ha mai fatto, se non per un costume bonus.
Capcom preferisce lavorare sui suoi personaggi storici, o crearne di nuovi. Ma tra i fan, l’assenza si sente.
Fighting EX Layer: il sequel spirituale
Nel 2018, Arika ha pubblicato Fighting EX Layer per PS4, poi arrivato anche su Steam e Switch. È un titolo 3D old school, che punta tutto sul feeling arcade e sulle meccaniche old-gen.
Non ha avuto il boom commerciale sperato, ma ha trovato una nicchia solida. Con aggiornamenti costanti, eventi crossover (come il cameo di Terry Bogard) e nuove versioni come FEXL Another Dash, la saga EX è tecnicamente viva e vegeta.
Certo, lontana dai riflettori Capcom. Ma c’è.
Torneranno mai in un gioco Capcom?
Difficile dirlo. Capcom sembra poco interessata, Arika è indipendente e FEXL funziona come contenitore autonomo. Ma se la nostalgia diventasse abbastanza forte (e redditizia), non è escluso che un giorno vedremo un crossover vero.
Magari uno Street Fighter EX Collection, o una collaborazione in un Street Fighter 7. Magari.
Ma per ora, Skullomania e gli altri vivono altrove. E gridano ancora: “Round 1. Fight!”
Chi usavi ai tempi? C’era il tuo main anche in FEXL? O sei uno di quelli che aspettava Doctrine Dark in SF6?
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