Se ti sei beccato una delle ultime “previsioni” sul prezzo della nuova console Nintendo, scommetto che hai alzato gli occhi al cielo anche tu. Tipo: “La Switch 2 verrà lanciata a prezzo premium, ma poi Nintendo abbasserà gradualmente il costo per allargare il bacino d’utenza”.
Sembra ragionevole? Forse. Ma solo se ti dimentichi che la Switch originale è sul mercato dal 2017 e costa ancora UGUALE.
E no, non è uno sketch comico: è roba detta da un certo Yashihiro Takahashi, CEO di una società di pricing. Non un insider. Non un dirigente Nintendo. Un “analista”.
Quando “analista” diventa sinonimo di “indovino”
Parliamoci chiaro: negli ultimi anni il titolo di “video game analyst” è diventato talmente abusato che ormai vale quanto un achievement da mobile game.
Chi sono? Cosa fanno? Su che basi parlano? Mistero.
Il punto non è criticare chi analizza dati veri – anzi, gente come Matt Piscatella (quello di NPD Group, per capirci) fa un lavoro serio, guarda numeri, tendenze, vendite.
Ma qui si parla di previsioni buttate lì, senza uno straccio di dato a supporto, che poi magicamente diventano “notizie” rilanciate da blog e siti a raffica.
Switch 2: hype sì, ma stiamo con i piedi per terra
Uno degli spunti più condivisi viene proprio da un’intervista a Piscatella, dove dice che il desiderio di una nuova console nasce anche dalla voglia di evasione, di positività, in un mondo pieno di problemi.
Ok, ci può stare. Ma serve davvero un “analista” per dirci che i videogiochi servono a distrarsi dalla vita reale?
L’impressione è che qualunque frase vagamente filosofica detta da un esperto venga trattata come illuminazione divina. Tipo:
“Le persone cercano felicità e i giochi possono offrire quella felicità.”
Grazie al pixel, Sherlock.
Prezzi Nintendo: una lezione di coerenza (voluta)
Mettiamola giù facile:
- Switch base? Ancora 299$.
- Switch OLED? Ancora 349$.
- Sconti ufficiali in 8 anni? Quasi zero.
- Vendite in calo nel 2024? Vero, ma niente taglio prezzo.
E adesso arriva uno e ci dice che la Switch 2 seguirà una strategia completamente diversa?
A che pro, soprattutto se Nintendo ha già detto che la prima Switch resterà in vendita proprio per chi non vuole o non può permettersi la nuova?
Boh. Se hai dati concreti, ok. Ma se ti basi sul “secondo me”, allora siamo bravi tutti.
Anzi: da oggi, mi dichiaro anch’io analista. Che faccio, ti sforno la previsione che Zelda sarà GOTY 2025?
Analisi o fan fiction?
Il problema non è che qualcuno dica la sua. È che certi pareri vengono trattati come vangelo solo perché arrivano da “un esperto”.
Quando poi vai a vedere, molti di questi analisti non hanno mai azzeccato una previsione, non hanno mai pubblicato una ricerca seria, e parlano di trend di mercato basandosi su… sensazioni.
E allora, vale tutto? Davvero un commento a caso ha lo stesso peso di un’analisi basata su dati?
Spoiler: no. Ma se nessuno lo dice, ci ritroviamo ogni settimana con un titolo clickbait tipo: “Esperto rivela il futuro di Switch 2”.
Tu che ne pensi?
Le sparate degli analisti ti fanno ridere o ti fanno girare i Joy-Con? Scrivilo nei commenti, che qui lo spazio per le analisi lo troviamo anche noi.
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