I fan di Fallout lo aspettano da quasi un decennio, e dopo le dichiarazioni di Todd Howard nel 2022 sembrava che il quadro fosse chiaro: Fallout 5 arriverà subito dopo The Elder Scrolls 6. Poi, però, qualcosa è cambiato.
Il director di Bethesda Game Studios ha fatto marcia indietro, chiarendo che la sua frase andava interpretata in senso generico: sì, verrà dopo Elder Scrolls 6… ma non necessariamente come prossimo progetto.
E da lì sono iniziate le teorie, i rumor e qualche ipotesi poco rassicurante.
Un problema di tempi (molto) lunghi
Fallout 4 è uscito nel 2015. Phil Spencer ha fatto intendere che The Elder Scrolls 6 arriverà non prima del 2028. Considerando che un titolo BGS richiede in media 5-6 anni di sviluppo, il rischio è concreto: Fallout 5 potrebbe uscire nel 2033 o addirittura 2034.
Tradotto: un’assenza di quasi vent’anni tra due capitoli principali. E se Fallout 5 non fosse neppure il progetto immediatamente successivo a Elder Scrolls 6, potremmo arrivare a un quarto di secolo di attesa.
Dichiarazioni sempre più evasive

Tra il 2021 e il 2024 Howard ha parlato più volte di Fallout 5. Ha ammesso che esiste già un “one-pager” con le linee guida del gioco, ma non ha mai confermato apertamente che BGS ci metterà mano subito dopo Elder Scrolls 6.
Anzi, alle domande dirette sulla timeline ha preferito rispondere con frasi generiche, evitando di sbilanciarsi. Un atteggiamento opposto a quello avuto con Elder Scrolls 6, annunciato senza esitazioni subito dopo Starfield.
Rumor e progetti paralleli
Negli ultimi mesi diversi insider e giornalisti hanno parlato di “più progetti Fallout in sviluppo”. Il problema? Nessuna prova concreta che BGS stia lavorando al quinto capitolo.
Al contrario, sono stati citati progetti più piccoli e plausibili:
- Un remaster di Fallout 3, sulla scia di quello vociferato per Oblivion.
- Un remake top-down di Fallout 1.
- Nuovi contenuti o spin-off legati a Fallout 76.
Obsidian, invece, non sarebbe coinvolta in un eventuale New Vegas 2: lo studio sarebbe concentrato su Avowed e The Outer Worlds 2.
Le tre possibili “distrazioni” post-Elder Scrolls 6
Guardando la storia recente di Bethesda e le parole di Howard, ci sono tre ipotesi realistiche su cosa BGS potrebbe sviluppare prima di Fallout 5:
- Starfield Online – Un live service ambientato nell’universo di Starfield, sulla falsariga di Fallout 76 ed ESO, per mantenere vivo l’IP fino a un eventuale Starfield 2.
- Elder Scrolls 6 Online – Un nuovo MMO della saga, gestito direttamente da BGS invece che da ZeniMax Online, soprattutto se Microsoft decidesse di riorganizzare gli studi.
- Indiana Jones by BGS – Un sogno personale di Howard, che più di dieci anni fa aveva già proposto un pitch a Lucasfilm. Ora che un gioco di Indiana Jones è in sviluppo (da MachineGames), Howard potrebbe voler realizzare una sua versione interna.
Il caso “Blackbird” e le mosse di Microsoft
La cancellazione dell’MMO “Blackbird” da parte di ZeniMax Online ha alimentato voci su una riallocazione dei fondi verso Fallout 5.
Altri, però, leggono la decisione come una scelta aziendale legata alle strategie di Microsoft e alle recenti tensioni sindacali. Più che un boost per Fallout, sarebbe stata una mossa per ridurre i rischi e i costi di progetti troppo ambiziosi.
Cosa aspettarsi davvero
Il silenzio (quasi) totale di Howard sul futuro immediato della saga e le tempistiche note di BGS lasciano spazio a una conclusione: Fallout 5 arriverà, ma non presto.
Nel frattempo potremmo vedere remaster, spin-off o nuovi live service ambientati in altri universi Bethesda. Per i fan, sarà un esercizio di pazienza… forse più lungo di quanto immaginassero.
E tu?
Vorresti che dopo Elder Scrolls 6 arrivasse subito Fallout 5, o daresti spazio a un grande progetto alternativo? Faccelo sapere nei commenti e seguici su Instagram per restare aggiornato su tutte le novità dal mondo gaming.