Hai mai sognato un picchiaduro che premia davvero chi studia? Bene, smetti di sognare: Fatal Fury City of the Wolves esiste, ed è pura goduria tecnica. Non è un gioco per tutti, ma è il gioco che tanti aspettavano da decenni.
Niente pipponi, partiamo dal succo: perché è così speciale?
Questo non è l’ennesimo picchiaduro “tamarro” con mille luci e combo semiautomatiche. Qui sei tu, il tuo stick, e una marea di opzioni difensive e offensive da imparare. Ogni match può diventare uno scambio mentale degno degli scacchi.
La cosa che ci ha fatto impazzire? Il sistema di Perry e di Zero Frame, che porta la difesa a un altro livello. Parliamo di meccaniche così profonde da ricordare Street Fighter 3, ma ancora più stratificate.
Perry, Guard Cancel, Zero Frame: roba da veri nerd dei fight game
Partiamo dalla Perry: puoi usarla per parare al frame giusto, ma il bello arriva quando la cancelli in una special. E se fai una super subito dopo? Parte in zero frame. Tradotto: punisci tutto, anche le mosse normalmente safe. Roba che se la fai, l’avversario si alza e ti stringe la mano.
Poi c’è il Guard Cancel, una Perry speciale che ti permette di contrattaccare durante una pressione. Vuoi passare da difensore a counter killer in un frame? Questo è il modo.
E infine il top: l’Option Select con motion incorporata. Non è magia nera, è solo pratica. Se riesci a eseguire la sequenza Perry + special al momento perfetto, copri sia l’attacco che la parata. E se sbagli? Pari comunque. Geniale.
Tanta tecnica, ma accessibile (se vuoi)
Non spaventarti: puoi anche non imparare tutto subito. Il gioco ti lascia spazio. Vuoi iniziare a capirci qualcosa? Parti dalla Rev Guard, che respinge l’avversario, e piano piano scopri il resto. Ma se vuoi arrivare in alto, serve studio. E tanto.
Ogni personaggio ha combo, finte, cancelli, dash, Perry aeree, wave dash, e ogni singolo elemento si interseca in una danza di opzioni che aumenta con la tua bravura. Non è button mashing: è scienza applicata al fight game.
Ma quindi è solo per pro? No, ma…
…chi vuole solo combo flashy e vittorie facili, qui non dura. Il neofita si diverte, ma chi studia vince, punto. Perché il sistema ti premia. E se vedi qualcuno tirare fuori una Perry cancellata in zero frame, non pensi “che culo”, pensi “ok, questo sa il fatto suo”.
E fidati: è un gioco che ti fa venire voglia di diventare bravo. Di allenarti. Di scoprire tutto. Perché più impari, più ti diverti.
E i difetti?
Certo, non tutto è perfetto. Il netcode è buono, ma non da top tier, e la presenza di guest discutibili (sì, parliamo di Cristiano Ronaldo) ha fatto storcere il naso a molti. Ma a livello meccanico è semplicemente mostruoso.
Lo sappiamo: non farà i numeri di Street Fighter 6 o Tekken, ma chi lo capisce se ne innamora. Perché è un ritorno alla scuola vera: quella che ti insegna a perdere, imparare, e poi finalmente vincere.
Diciamolo chiaramente: gioca a sto gioco
Non ti promettiamo la gloria facile. Ma ti promettiamo una cosa: se ti ci butti, non torni più indietro.
L’hai provato anche tu? Facci sapere la tua build, i tuoi match, le Perry più assurde che hai fatto. E ovviamente seguici su Instagram: @gamecast_it.