Se ti dico “Atari Jaguar”, cosa ti viene in mente?
Flop, confusione, controller da telecomando?
Sì, ci sta. Ma anche: potenza bruta, ambizione folle e una manciata di giochi che ancora oggi fanno il loro effetto.
Perché ok, il marketing non ha funzionato, la libreria era piccola, e programmarla era un incubo. Ma graficamente?
La Jaguar spaccava.
Un hardware fuori di testa

Lanciata nel 1993, la Jaguar arrivava prima di PlayStation e Saturn. Atari la vendeva come la prima console “64-bit”, anche se in realtà era una strana creatura con due coprocessori a 32-bit, più un Motorola 68000, tipo Frankenstein in formato siliconico.
Tom si occupava della grafica. Jerry dell’audio. Il blitter integrato gestiva effetti visivi come trasparenze e parallasse, e il tutto era capace di produrre una palette di 16 milioni di colori reali.
Roba che il Super Nintendo se la sognava.
Il problema? Nessuno sapeva davvero come sfruttare tutta quella roba.
Tranne pochi, pazzi, geniali dev.
I giochi che facevano brillare la Jaguar
Rayman
Sì, proprio quel Rayman.
Il platform di Michel Ancel è nato su Jaguar, e lì era una bomba.
Sprite enormi, animazioni fluide, sfondi pieni di dettagli e colori da far arrossire qualsiasi 16-bit.
Una favola interattiva, e non stiamo esagerando.
Tempest 2000
Jeff Minter, un genio psichedelico, ha trasformato un vecchio arcade in una roba visivamente allucinante.
Vettori colorati, particelle, trasparenze, musica elettronica a palla.
Se vuoi capire cos’è la sinestesia in un videogioco, prova Tempest su Jaguar.
Alien vs Predator
Forse il titolo più “tripla A” della console.
Grafica claustrofobica, ambienti in ombra, texture realistiche.
Tre campagne diverse (Marine, Alien, Predator), tutte piene di stile.
La visione termica? La modalità occultamento?
Altro che “effetti speciali”, qui si parlava di atmosfera.
Super Burnout
Moto velocissime, sprite giganti, scorrimento paralattico.
Una vera vetrina 2D. Sembrava una versione turbo di Super Hang-On, ma molto più fluida.
E quando dico fluida, intendo: zero scatti anche a tutta velocità.
Iron Soldier & Iron Soldier 2
Robottoni giganti, città distruttibili, ambienti 3D open world.
Erano i primi anni ‘90, eh.
Il secondo episodio in particolare (anche su CD) alzava il tiro: grattacieli che esplodevano in mille pezzi, A-10 che sorvolano il campo… e tu nel mezzo, a sparare come se non ci fosse un domani.
Doom
Sì, c’era anche lui.
E gira meglio qui che su Super Nintendo.
Più veloce, più definito, più giocabile.
Grazie Jaguar.
Skyhammer
Sparatutto in elicottero con ambientazione alla Blade Runner.
Effetti di luce, texture, esplosioni, libertà totale.
È uscito tardi (2000!), ma dimostra quanto la console avesse ancora da dare.
Menzioni d’onore nerdissime
- Kasumi Ninja: clone di Mortal Kombat, brutto da giocare, ma sfondi pazzeschi e animazioni over the top.
- Atari Karts: “clone di Mario Kart”? Forse. Ma con grafica molto più nitida, grazie tante.
- Ultra Vortek: fatality + supporto modem (sì, modem!).
- Battlemorph, Checkered Flag, Val d’Isère, Raiden, Missile Command 3D… e l’incompiuto Phase Zero, con grafica voxel da paura.
E oggi?
Oggi la Jaguar è una reliquia.
Ma c’è ancora gente che sviluppa giochi per lei.
C’è ancora gente che la colleziona, la modda, ci gioca sul serio.
E onestamente? Dopo tutto questo, non possiamo dargli torto.
Perché magari il successo non l’ha mai avuto…
Ma certe immagini, su Jaguar, ti restano impresse più di mille shader moderni.
E tu? Hai mai giocato alla Jaguar? Ti ricordi uno di questi titoli?
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