È bastata una manciata di leak (vecchi) per far ripartire il delirio collettivo: il prossimo Animal Crossing sarà ambientato in città, con grattacieli, veicoli, mini-giochi, missioni e modalità online espansa.
Sì, l’idea è folle. Eppure se ne sta parlando ovunque. Video, forum, Discord, TikTok. Ma da dove arrivano queste voci? E soprattutto: hanno senso?
Cerchiamo di mettere ordine, perché tra chi grida al capolavoro in arrivo e chi confonde tutto con Tomodachi Life, la nebbia è fitta.
Il leak originale? Risale a marzo 2024 (e nessuno te lo dice)
La fonte da cui parte tutto è un singolo leak del 2024, riesumato oggi solo perché ci troviamo nell’era Nintendo Switch 2, e la fame di annunci è alle stelle. Il leak parlava di:
- un nuovo Animal Crossing in sviluppo
- ambientato in una grande città con grattacieli
- presenza di veicoli, missioni, mini-giochi
- un centro commerciale con negozio personalizzabile
- multiplayer potenziato
- finestra di lancio: 2026
Bomba? Sì. Ma con un però grosso come una cabina di Tom Nook.
Non erano feature confermate. Era un brainstorming
La parte che molti creator stanno evitando di dire (o tagliano di proposito nei video)? Queste idee non sono state mai confermate come contenuto reale del gioco. La fonte ha chiarito che si trattava di concetti emersi in una sessione di brainstorming, molto prima che lo sviluppo iniziasse.
Tradotto: non è un leak tecnico. È una lista di “e se…?” uscita da una riunione interna. Alcune idee potrebbero esserci davvero nel prossimo gioco, altre essere già morte e sepolte.
Però… la fonte è attendibile (a metà)
A rendere il tutto ancora più contorto c’è il fatto che questa fonte ha azzeccato altri annunci in passato. Il più recente? L’arrivo di un nuovo Donkey Kong prima che fosse svelato Donkey Kong Bananza.
Quindi no, non è un inventore seriale di fake news. Ma neanche uno che garantisce al 100%. È un insider che ogni tanto la prende. E ogni tanto no.
Città, veicoli, moda e interior design? Sarebbe un sogno
Mettiamo un attimo da parte i dubbi. Se davvero il prossimo Animal Crossing fosse ambientato in una metropoli, con focus su moda, arredamento, compravendita tra utenti e open world, sarebbe una svolta.
Immagina una versione evoluta di City Folk, con il ritorno del centro Gracie Grace, arredi di lusso e una meccanica social da metaverso Nintendo.
E considerando quanto New Horizons ha puntato su personalizzazione e creatività, non è così folle pensare che il passo successivo sia urbano. Anche perché un’altra isola deserta… diciamolo: non serve.
Ma allora cosa c’entra Tomodachi Life?
Ecco dove si complica tutto. Nintendo ha ufficializzato il ritorno di Tomodachi Life su Switch con uscita prevista per il 2026.
E guarda caso, quel gioco avrà mini-giochi, relazioni, interni da personalizzare, dinamiche sociali e ambientazione cittadina.
Suona familiare?
Molti ipotizzano che quelle idee del famoso brainstorming siano state riciclate o dirottate su Tomodachi Life. Oppure, che ci sia stata confusione fin dall’inizio, e i rumor riguardassero quel progetto, non Animal Crossing.
Nintendo lancerà due giochi simili nello stesso anno? Poco probabile
C’è anche una questione strategica: lanciare Tomodachi Life e Animal Crossing nello stesso anno non ha senso, perché parlano alla stessa fascia di pubblico.
Due social sim, rilassanti, con focus su interazioni quotidiane? Sarebbe un suicidio commerciale. Al massimo potrebbero distanziarli di 9-12 mesi. Ma 2026 per entrambi è molto poco probabile.
Quindi, quando uscirà davvero il nuovo Animal Crossing?
A oggi, nessuna data è stata annunciata. Ma se Tomodachi Life arriverà nel 2026, Animal Crossing mainline potrebbe slittare al 2027 o oltre.
Oppure, potremmo vedere un porting di New Horizons con upgrade per Switch 2, magari nel frattempo, giusto per tenere viva la community.
In alternativa? Uno spin-off. Un Happy Home Designer 2. O magari un crossover tra AC e altri giochi Nintendo. Le ipotesi sono tante. Le certezze pochissime.
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