Segnati la data: 10 ottobre 2025. Quel giorno Battlefield 6 arriva su PS5, Xbox Series X|S e PC con l’obiettivo di riportare la serie al centro della scena. Parliamo di mappe gigantesche, distruzione totale, veicoli in ogni angolo e la solita miscela di strategia e caos che ha reso celebre il franchise. Dopo due Open Beta affollate, EA ha messo nero su bianco la data e ha acceso l’hype come non succedeva da anni.
PC first: 4K, ultrawide e 600 tweak grafici
Il nuovo PC Trailer non è una pubblicità generica, è un manifesto tecnico. Battlefield 6 punta tutto sull’hardware moderno: 4K nativo, framerate sbloccato, supporto ultrawide e la bellezza di oltre 600 impostazioni grafiche da regolare. Dentro ci sono anche DLSS, FSR e XeSS, così non devi scegliere tra qualità e performance. In sostanza, il pacchetto PC più completo mai visto nella serie.

Che hardware serve?
EA non ha ancora comunicato i requisiti ufficiali, ma se vuoi spingere al massimo su 4K e ultrawide ti serve una GPU di fascia medio-alta. La linea è chiara: Battlefield 6 nasce per il current-gen pieno.
Javelin, Secure Boot e la linea dura anti cheater
Uno dei punti caldi è l’anti-cheat. Javelin funziona a livello kernel e richiede Secure Boot attivo nel BIOS. Non è il massimo della comodità, ma serve a blindare le partite. Nella Open Beta, il sistema ha intercettato oltre 300.000 tentativi di cheating in poche ore. Non esiste protezione assoluta, ma l’approccio è aggressivo e gli sviluppatori hanno promesso di continuare a migliorare.
Labs riaperti, server browser e test sul bilanciamento
EA ha riaperto i Battlefield Labs per nuove sessioni di test. Al centro ci sono il server browser, i community server e il bilanciamento di armi e veicoli. L’idea è semplice: raccogliere dati reali e feedback prima del lancio. Se vuoi dare una mano, i Labs sono il posto giusto per vedere in anteprima come si evolve il gioco.
Portal è tornato e vuole la tua fantasia
Il trailer “Maps, Modes & Portal” ha riportato alla ribalta una delle idee più amate di 2042. Con Portal puoi creare modalità folli, impostare regole personalizzate e lanciare partite con logiche completamente fuori di testa. Tutto supportato dal server browser e da strumenti rinnovati.
Tra i rumor più discussi c’è la possibilità di un battle royale personalizzabile via Portal, emerso da datamine e test interni. Ma attenzione: non c’è nessuna conferma ufficiale. Per ora restiamo nel campo delle speculazioni.
Edizioni e pre-ordine: cosa c’è nella Phantom
Se vuoi l’esperienza premium, c’è la Phantom Edition. Dentro trovi il Battlefield Pro Token, il Phantom Pack con skin, pacchetti arma, charm, dog tag e un set di XP boost. In più, chi prenota riceve il Tombstone Pack. Non è economica, ma se vuoi partire con un arsenale estetico completo e qualche vantaggio sulla progressione, è la scelta più veloce.
Movement e ritmo di gioco: più variabilità, meno binari
Dai filmati più recenti emerge un gameplay più dinamico rispetto alla prima beta. Scavalchi veloci, slide più fluidi, corpo a corpo reattivo. La sensazione è di un Battlefield che resta tattico, ma che permette accelerazioni improvvise. Il ritmo cambia in base alla mappa e all’obiettivo, non a trick ripetitivi. Un passo avanti rispetto al passato recente.
Cosa aspettarti al lancio
Il pacchetto di lancio è solido: all-out warfare, mappe globali, Portal potenziato, server browser e un comparto tecnico che guarda al 2025 senza compromessi. Restano da vedere bilanciamento e netcode nelle prime settimane, ma il messaggio è chiaro: EA vuole riconquistare i giocatori con contenuti, stabilità e scelte tecniche all’altezza.
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