In Resident Evil, ogni porta chiusa è un enigma. Ma a volte la vera chiave non è un oggetto: è una scelta. C’è una scena in particolare, nel remake del gioco, che pochi sfruttano al massimo. Ti ci sei mai soffermato?
Dopo Yawn, il buco. E la scelta
Nei panni di Jill Valentine, dopo il primo scontro con Yawn – il serpente gigante – ti ritrovi con un buco aperto nel pavimento. Jill si cala con una corda, ma succede il classico imprevisto: la corda si spezza e rimane bloccata.
A questo punto hai due opzioni: cercare un’uscita per conto tuo o restare dov’è. E aspettare.
Se aspetti Barry, tutto cambia
Chi decide di non muoversi e ha un po’ di pazienza viene premiato: Barry Burton torna con una corda nuova e aiuta Jill a risalire. Un salvataggio semplice, ma carico di conseguenze.
Perché Resident Evil non dimentica.
Barry può sopravvivere… se ti fidi
Questo evento è una delle variabili nascoste che possono influenzare il finale del gioco. Fidarsi di Barry in questo momento e in altri punti chiave può portare a un epilogo in cui Barry sopravvive. Ignorarlo o agire in modo sospetto, invece, può condannarlo.
Non esistono codici segreti, porte misteriose né ricompense tangibili in questa sequenza. Ma il vero premio è narrativo: costruire un rapporto di fiducia con un personaggio che, per buona parte del gioco, sembra ambiguo. E alla fine, potrebbe fare la differenza.
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