Il ninja più iconico della storia SEGA sta per tornare. Shinobi: Art of Vengeance non è un remake, non è un reboot: è una rinascita a colpi di shuriken, fuoco e wall jump, in un platform 2D che strizza l’occhio al passato ma parla al presente. E dopo averci messo le mani sopra, possiamo dirlo: il nuovo Shinobi ha tutte le carte per conquistare i fan di vecchia data e sorprendere una nuova generazione.
Ecco cosa ci ha colpito, cosa funziona e cosa ancora resta da scoprire.
Una leggenda che torna all’attacco
Lizardcube e SEGA hanno preso un rischio enorme. Riportare in vita una serie come Shinobi, dopo decenni di silenzio (e zero capitoli principali dal 2002), significa confrontarsi con un’eredità pesante. Il risultato? Un action 2D disegnato interamente a mano, che mescola atmosfere da manga anni ’80 con una fluidità che sembra uscita da un film d’animazione.
Il protagonista è sempre lui: Joe Musashi, ninja silenzioso ma letale, stavolta coinvolto in una guerra che unisce tradizione giapponese, biotecnologia e misteriose forze mistiche. La storia si sviluppa tra templi, metropoli al neon e zone devastate da creature corrotte, con un ritmo che alterna fasi di combattimento furioso a momenti più esplorativi.
Gameplay: tra tecnica, stile e mazzate
Shinobi: Art of Vengeance è un gioco tosto. Non impossibile, ma impegnativo quanto basta per farti dire “ok, stavolta è colpa mia”. Il combat system è profondo e gratificante: hai a disposizione colpi leggeri e pesanti, combo aeree, parate, dash e — soprattutto — mosse speciali elementali.
Fuoco per bruciare orde di nemici, acqua per creare uno scudo riflettente, shuriken per colpire a distanza e un’esecuzione finale chiamata “Shinobi Execution” che, se attivata al momento giusto, spazza via più nemici con un solo colpo. E non è solo spettacolo: il timing è tutto. Ogni nemico ha un pattern, una finestra d’attacco, un punto debole. Combattere diventa un puzzle dinamico.
Le boss fight? Una goduria. Difficili, varie, e sempre lette con una logica chiara. Sbagli e impari. Poi torni e domini.
Level design tra esplorazione e sfida
Non è un metroidvania puro, ma ci si avvicina. Ogni area nasconde segreti, zone irraggiungibili da sbloccare dopo aver ottenuto nuove abilità (rampini, artigli, doppio salto, planata…). E qui il gioco si apre, invitandoti al backtracking intelligente: non è obbligatorio, ma chi cerca troverà ricompense.
A dare ulteriore pepe ci pensano le “Rift Challenge”, sfide nascoste in punti ben celati della mappa. Arena chiusa, ondate di nemici sempre più dure, e ricompense se sopravvivi. Alcune sono focalizzate sul combattimento, altre sul platforming estremo: muri che crollano, piattaforme che spariscono, spike ovunque. E solo un checkpoint a dividerli dalla tua frustrazione.
Estetica, animazioni e feeling generale
Visivamente, Shinobi: Art of Vengeance è una bomba. Il lavoro di Lizardcube (già autori di Streets of Rage 4) si vede in ogni frame: animazioni fluide, ambienti curati, nemici caratterizzati e una regia che sfrutta bene l’azione 2D. Non è solo “retro-style”: è arte interattiva, con ispirazioni anime e tocchi cyberpunk.
Il tutto accompagnato da una colonna sonora elettronica/orchestrale che cambia tono a seconda dell’azione, composta da artisti già noti nel mondo indie.
Anche il feeling dei controlli è ottimo. Salti, dash, wall jump, combo: tutto risponde in tempo reale. L’unico appunto, durante la nostra prova, è che alcune abilità speciali richiedevano combinazioni un po’ macchinose. Ma immaginiamo che nella campagna completa ci sarà il tempo per impararle con calma.
Difficile ma non scorretto
Shinobi è un gioco per chi vuole mettersi alla prova. I checkpoint non sono generosi, alcuni nemici possono spezzarti la barra vita in due colpi, e l’arena delle challenge è un campo minato. Ma nulla è impossibile. E soprattutto, tutto è chiaro: se muori, capisci perché. E la volta dopo ti comporti meglio.
Per chi cerca una sfida old-school, è oro. Per i neofiti? C’è anche un sistema di aiuti e una difficoltà semplificata che rende il tutto più accessibile, pur senza snaturare il gioco.
Modalità arcade e contenuti extra
Durante il nostro test abbiamo provato anche la modalità arcade, in cui si parte con tutte le abilità già sbloccate, un solo cuore vita e un timer da rispettare. Qui Shinobi mostra il suo lato più hardcore, tra speedrun e record. È la modalità perfetta per chi ama ripetere, migliorare, perfezionare. E tra le varie skin sbloccabili, pare ci sarà anche qualche sorpresa per i fan storici della serie.
Quanto costa?
Prezzo giusto per il pacchetto offerto:
- Digitale: 29,99 €
- Fisico (Limited Run): 39,99 €
E c’è anche una versione Switch 2 confermata, ideale per giocare in mobilità con prestazioni migliorate.
Cosa ci aspettiamo ora?
L’uscita è fissata per il 29 agosto 2025. Se il gioco completo manterrà le promesse viste nella demo — e se il level design continuerà a premiare curiosità e pad in mano — potremmo avere tra le mani il miglior platform d’azione dell’anno.
Non è solo nostalgia. È un ritorno con stile, tecnica e tanto cuore.
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