Hai presente quell’hype misto a paranoia ogni volta che Nintendo annuncia una nuova console? Ecco, stavolta l’abbiamo toccata con mano. Due giornate di full immersion alla Nintendo Experience di Milano, una valanga di test e qualche sorpresa che non ci aspettavamo minimamente. La Nintendo Switch 2 esiste, è reale, e dopo averci giocato sul serio possiamo dirtelo: sì, il salto generazionale c’è. Ma non è dove pensavi.
Primi 5 minuti: Joy-Con nuovi, mani più felici
Partiamo da ciò che tocchi per primo: i Joy-Con. Hanno mantenuto il DNA dei precedenti, ma il feeling è completamente diverso. Più solidi, più corposi, levette ridisegnate da zero che sembrano fatte col burro (in senso buono, tranquillo). Addio plasticaccia, qui si respira un’aria più seria. Il drift? Nessuno per ora, incrociamo le dita e teniamo i ticket pronti.
Il sistema di aggancio magnetico è la svolta. Funziona sempre, anche se provi ad attaccarli al contrario (sì, qualcuno l’ha fatto). Puoi montarli anche bendato e sentirti comunque un pro. E non temere: il grip centrale ora ha i tasti dorsali aggiuntivi, e il Pro Controller ha tutta un’altra ciccia. Non cambia la forma, ma cambia la sostanza. Ah, l’hai provato anche tu il pad GameCube wireless? No? Male. C’era pure quello, nostalgia a palate.
Modalità mouse: gimmick o genialata?
Fermati un attimo. Sapevi che i nuovi Joy-Con supportano la modalità mouse? Non una roba da sviluppatori, ma una vera impostazione pensata per RTS, avventure grafiche e… giocare sul divano mentre fai il finto multitasking. L’abbiamo testata su tavoli, pantaloni, mani, ginocchia. Funziona sempre. È comoda, precisa, quasi inquietante per quanto risponde bene.
Non è il metodo principale, ma è una chicca che ti cambia l’approccio in certi giochi. Se ti scatta la voglia di Civilization in bagno (ci siamo capiti, dai), ora puoi. E puoi farlo pure bene.
Metroid Prime 4: è tutto vero (e gira da dio)
Lo sappiamo, anche tu stai aspettando Metroid Prime 4 da più di un decennio. Finalmente l’abbiamo provato. Primo impatto? Next-gen vera, senza ma. 1080p, 120 fps, pulizia da brividi. Pioggia che scivola sul visore di Samus, colpi che distorcono la gravità, visione a raggi X, e tutte quelle cosette che ti fanno dire “ok, questa è roba grossa”.
Switch 2 gestisce tutto senza sforzi. Il passaggio tra controllo classico e modalità mouse è istantaneo, senza glitch o incertezze. Il feeling è solido, e anche se per ora non c’è una modalità per mancini, l’ergonomia è già a buon punto. E no, non ci siamo infilati nella pancia del boss in morph ball, ma qualcuno di voi dovrà farlo. Prometticelo.
Donkey Kong Bananza: scavi, spacchi e lagghi
Finalmente un Donkey Kong in 3D, ma con un’idea di gameplay nuova: niente salti da precisione millimetrica, si va di distruzione libera. Il focus è scavare, rompere, esplorare cunicoli. C’è una vibe alla Zelda Breath of the Wild, ma compressa in livelli frenetici, pieni di mini obiettivi sparsi. Un anticollect-a-thon, se vogliamo. Ci sta.
Peccato per qualche lag nelle sezioni più intense e per una telecamera un po’ isterica, soprattutto quando si passa da zone strette a spazi aperti. Ma ci siamo quasi, e se aggiustano questi due dettagli, potrebbe diventare una chicca.
HD Rumble 2: non è una vibrazione, è magia nera
Sorpresa delle sorprese? Il nuovo HD Rumble 2. Ti giuriamo che sembra di avere una pallina che rimbalza dentro il Joy-Con. Il minigioco delle maracas nel Welcome Tour ci ha fatto impazzire: potevi “sentire” il peso virtuale della biglia che si spostava a destra e sinistra. Mai vista una roba simile su una console portatile.
Perché non lo stanno pubblicizzando? Boh. Forse lo vogliono tenere come sorpresa. Ma il punto è che questa vibrazione è un upgrade reale. E ora vogliamo titoli che la sfruttino bene, Nintendo. Avete capito?
Cyberpunk 2077 gira su Switch 2. E sì, è giocabile
Qui si entra nel regno dei compromessi. La versione Cyberpunk su Switch 2 non è miracolosa, è funzionale. È un porting pieno, supporta DLSS (non sappiamo quale), niente ray tracing, risoluzione fino a 1080p fissa o 720p portatile, due modalità (qualità e performance) e frame rate che arrivano a 40 fps.
Caricamenti lunghi? Sì, troppi. Autonomia? Due ore al massimo in portabilità. Ma ragazzi, è Cyberpunk 2077 su una console che tieni in mano. E gira. E si gioca. Ti piace vincere facile?
Tra l’altro, la cartuccia sarà da 64 GB, senza download aggiuntivi (tranne la localizzazione). Per una volta, Nintendo e CD Projekt hanno ascoltato i collezionisti.
Hogwarts Legacy, Civilization VII, Split Fiction: multipiattaforma sì, ma con cervello
Una delle domande che gira di più è: “Switch 2 reggerà le terze parti?”. La risposta è sì, se gli sviluppatori si impegnano. Hogwarts Legacy non è più una roba da PS2. Civilization VII gira benissimo con il supporto mouse. Split Fiction è fluido e divertente. Insomma, non parliamo più di porting disperati, ma di esperienze complete, adattate per una console portatile che finalmente può permettersele.
Certo, se vuoi i 4K a 120 fps con ray tracing e HDR Dolby Vision… be’, hai sbagliato console. Ma se vuoi giocare bene, ovunque, con titoli grossi, Switch 2 fa il suo.
Schermo LCD: downgrade? Aspetta un attimo
Lo sappiamo: tanti storceranno il naso per il ritorno all’LCD invece dell’OLED. Ma la verità è che questo schermo LCD non ha niente a che vedere con quello del 2017. È più grande, ha l’HDR, e non ha quel fastidioso verde nei neri che a volte si becca sull’OLED. I colori sono brillanti, netti, il pannello risponde bene.
Se sei uno di quelli che si lamenta delle cornici… boh, forse questa console non fa per te. Ma per tutti gli altri? Nessun problema.
Mario Kart: confermato, pronto al caos
Ci giochiamo poco tempo, ma ci basta. Mario Kart nuovo è un delirio di caos e divertimento. 24 corridori contemporanei, grafica pulitissima, animazioni da urlo. La modalità Knockout a 12 giocatori LAN è stata un bagno di sudore e adrenalina.
Netcode? Ancora un mistero. Finché si resta in LAN tutto regge. Vedremo come andrà online. Incrociamo i Joy-Con.
Switch 2 è pronta a cambiare le regole del gioco (di nuovo)
Nintendo non ha stravolto tutto. Non ha nemmeno provato. Ma ha fatto una cosa diversa: ha ripreso l’idea di Switch e l’ha resa finalmente matura. Migliore in ogni punto dove serviva, con feature che non sapevamo di volere, e un hardware che può davvero reggere il mercato multipiattaforma. Il tutto senza perdere di vista la filosofia Nintendo: giocare ovunque, con chi vuoi, come vuoi.
Ora tocca a te: la prenderai al day one? Hai dubbi? Sei rimasto stupito anche tu dalla modalità mouse o dal Joy-Con magnetico?
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