Hai trovato un vecchio hard disk pieno di ROM, o stai pensando di vendere una console con giochi retrò già installati? Occhio. Perché vendere ROM è illegale, e non serve avere un e-commerce per finire nei guai. Basta anche solo un annuncio su eBay, o una chiavetta con “500 giochi vintage” regalata con il tuo Raspberry Pi.
In questa guida ti spiego, in modo chiaro e senza giri di parole, fin dove puoi spingerti con l’emulazione senza rischiare multe o denunce. Lo faccio da appassionato, non da avvocato, ma con un occhio alle leggi che contano davvero. Così puoi continuare a goderti il retrogaming… senza brutte sorprese.
Cosa sono le ROM (e perché creano problemi legali)

Chi ama i giochi anni ‘80 e ‘90 le conosce bene. Le ROM sono copie digitali di giochi retrò, estratte da cartucce o CD originali. In pratica, un file da caricare su un emulatore per rivivere i tempi del NES, del Mega Drive o della prima PlayStation.
Tutto molto bello, finché resta nel tuo computer. Il problema nasce nel momento in cui quella ROM la scarichi da internet, la carichi su un drive condiviso, oppure la vendi. Perché, da un punto di vista legale, stai distribuendo una copia non autorizzata di un software protetto da copyright.
E sì, anche se il gioco ha 30 anni e non si trova più nei negozi, la protezione legale resta valida. In Italia, parliamo della Legge 633/1941 sul diritto d’autore. La stessa che vieta la pirateria informatica.
Vendere ROM o console modificate: quali sono i rischi
Se metti online un annuncio dove vendi una console con giochi già installati (anche se “gratis, per collezionisti”), stai violando più regole insieme. E rischi davvero:
- Multe anche pesanti, da migliaia di euro
- Sequestro del materiale (console, PC, schede SD)
- Denuncia penale se c’è profitto
Succede già. In Italia la Guardia di Finanza ha sequestrato dispositivi con ROM precaricate venduti online o durante fiere. E aziende come Nintendo, Sony e Sega hanno già avviato cause anche contro singoli privati. La legge non fa distinzioni tra chi vende su Amazon e chi lo fa su Vinted o Marketplace.
Ma se possiedo il gioco originale?
Qui entriamo nella classica zona grigia del retrogaming. In teoria, non puoi scaricare una ROM da internet nemmeno se hai la cartuccia originale. Ma se estrai tu stesso il file (con un dispositivo tipo Retrode) per uso personale, non dovrebbero esserci problemi.
L’importante è che:
- tu possieda il gioco fisico
- non condivida il file con nessuno
- non lo carichi online da nessuna parte
La legge italiana non prevede esplicitamente questa eccezione, ma di fatto viene tollerata. Finché resta tutto nel tuo PC, nessuno ti dice niente.
Giochi abandonware: legali o no?
Altro grande mito da sfatare: “se il gioco è vecchio e non si trova più, posso scaricarlo”. Falso. Anche i giochi considerati abandonware sono ancora protetti da copyright. La legge non prevede alcuna scadenza “pratica” dei diritti solo perché un titolo non è più venduto.
È vero, spesso le aziende non inseguono chi scarica questi giochi. Ma dal punto di vista legale sei comunque in torto. Anche se ti sembra assurdo, il rischio c’è.
E gli emulatori? Sono legali?
Sì, gli emulatori sono legali, a patto che non contengano:
- BIOS originali (spesso anch’essi protetti)
- ROM precaricate di giochi commerciali
Programmi come RetroArch, MAME, PCSX2 e altri sono perfettamente leciti. Usarli non è reato. Ma attenzione a dove li scarichi e a cosa contengono.
Condividere ROM è considerato reato?
Sì. Anche se non ci guadagni nulla. Caricare ROM su Google Drive, Telegram, Discord o forum è una forma di distribuzione. E la legge non fa differenze tra pagamento e condivisione gratuita.
Purtroppo tanti sottovalutano questa cosa, magari girano un file a un amico via WhatsApp, o mettono un link in un gruppo. Ma si tratta sempre di violazione del diritto d’autore. E anche le piattaforme più popolari (YouTube, Twitch, Reddit) stanno diventando molto più severe.
Cosa puoi fare senza rischi
Ok, dopo tutte queste regole può sembrare che il retrogaming sia un campo minato. In realtà, ci sono modi legali e sicuri per godersi i giochi del passato.
- Puoi usare ROM estratte da giochi che possiedi
- Puoi giocare a homebrew, cioè giochi fatti da sviluppatori indipendenti
- Puoi acquistare raccolte digitali ufficiali su Steam, GOG, Switch e PlayStation
- Puoi collezionare cartucce e dischi originali, e usarli su hardware reale o FPGA
In alternativa, puoi anche comprare mini console ufficiali (NES Mini, SNES Mini, Mega Drive Mini…) che offrono emulazione legale con giochi preinstallati, senza complicazioni.
Evita queste cose (se non vuoi guai)
Tutti lo fanno, ma non significa che sia sicuro. Ecco cosa devi evitare se non vuoi finire in una situazione spiacevole:
- Vendere chiavette USB o microSD con giochi retrò
- Mettere online link a collezioni di ROM
- Condividere backup con amici, anche in privato
- Usare console modificate per fare business
- Spacciare “backup” per prodotti originali
Anche se lo fai con le migliori intenzioni, sei comunque fuori dalle regole.
Domande frequenti:
Posso vendere una chiavetta con giochi retrò?
No, è una violazione diretta del copyright.
È legale scaricare una ROM se ho la cartuccia?
Solo se la estrai tu stesso e la tieni per te. Scaricarla da internet non è permesso.
Posso regalare una console con giochi installati?
Tecnicamente, anche il regalo è una forma di distribuzione. Rischi comunque.
Se il gioco è vecchio e introvabile, lo posso scaricare?
No. Il copyright resta valido.
Emulatori sì o no?
Sì, gli emulatori sono legali. Ma solo se privi di BIOS e ROM pirata.
Se ti piace il retro gaming, non c’è niente di male. Anzi. È un modo bellissimo per riscoprire la storia dei videogiochi. Ma se vuoi restare lontano dai problemi, stai attento a come ti muovi. I giochi si possono amare senza infrangere la legge. E spesso basta poco per farlo nel modo giusto.
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