Sembrava una mossa da fuoriclasse. Invece è diventata una barzelletta da Reddit.
La tanto chiacchierata console portatile di Xbox (nome ufficioso Xbox Ally) è comparsa online con leak, listini e una domanda che rimbalza ovunque: ma chi la comprerebbe?
Il prezzo? Oltre 1000 dollari.
I giochi? Pochi e non nativi.
Game Pass? Compatibilità parziale.
E allora… che senso ha?
La portatile che nessuno ha chiesto
Da mesi si vociferava di un nuovo hardware Xbox, qualcosa in stile Steam Deck o Switch. Ora le immagini trapelate parlano chiaro: esistono due modelli in lavorazione, uno base (Ally Core), uno ultra-potente (Ally X). Entrambi con specifiche tecniche mostruose, potenza grafica da capogiro e… il fascino spettrale di un device che non si capisce per chi sia pensato.
Spoiler: non per i fan Xbox.
Prezzo da PC da gaming, ma giochi da PC
Le cifre trapelate fanno tremare il portafoglio:
- Ally Core: 700 dollari
- Ally X: 999 dollari (che in Canada diventano 1500)
Per intenderci, è più di una Series X, di una PS5 e di uno Steam Deck messi insieme. E cosa ti porti a casa? Un mini-PC Windows con launcher multipli, ma con supporto limitato per i giochi Xbox. Non è una vera console Xbox. È una ROG Ally con skin Microsoft e una lista di incompatibilità lunga così.
Niente giochi nativi, niente appeal
Già il fatto che non giri tutto il catalogo Game Pass è un red flag. Se poi aggiungi che molti giochi Xbox non sono ottimizzati per l’hardware, e che l’interfaccia è quella del Microsoft Store (non proprio amata dai gamer), il quadro è desolante.
Sì, potrai farci girare Diablo, Fortnite, magari Spider-Man se hai Steam. Ma se vuoi giocare Starfield offline mentre sei in viaggio, scordatelo.
E il paradosso? Neanche i giochi Xbox girano bene su questa Xbox.
Switch insegna: meglio semplice che potente
Il confronto con Nintendo è inevitabile. Switch 2 costerà meno, avrà giochi first-party ottimizzati, e sarà compatibile col catalogo precedente. Non serve l’RTX per divertirsi in macchina con Mario Kart.
E infatti, come racconta DreamcastGuy, è proprio in quei momenti – stanco, scottato dal sole, in macchina con un Joy-Con in mano – che capisci cosa rende davvero grande una console: accessibilità, giochi pronti, condivisione immediata.
L’Ally invece ti chiede driver, account multipli, patch, configurazioni… Non è una console. È una scocciatura.
Anche la community Xbox dice “no grazie”
La cosa più inquietante? Neanche i fan Xbox la vogliono.
Su Reddit (sì, il subreddit ufficiale Xbox) i commenti sono lapidari:
- “Un flop in partenza”
- “Neanche un milione di unità vendute”
- “Chi la compra ha già un PC migliore”
E hanno ragione. I numeri non mentono: Steam Deck ha venduto 4 milioni, tutti gli altri handheld messi insieme ne fanno 2 milioni scarsi. Questo coso, se va bene, non arriva a 500.000 unità.
Una lezione dimenticata
Nel video, DreamcastGuy tira fuori un parallelo storico che pesa come un macigno: l’Atari 2600.
Negli anni ’80 era leader del mercato. Ma quando uscì con il 5200 e poi il 7800 – più potenti ma più costosi – la gente restò sul vecchio modello. Perché? Perché aveva i giochi. Era semplice. Funzionava.
Oggi Xbox sembra voler dimenticare quella lezione. Preferisce puntare su un’elite tech-nerd che vuole i 3 FPS in più. Ma i gamer veri non sono lì. I gamer veri vogliono giocare. Subito. E bene.
Quindi… chi se la compra?
Forse il pubblico sono i “gamer in viaggio d’affari”, quelli che non vogliono portarsi la Series X in valigia e hanno soldi da buttare. Forse è solo un esercizio di stile tecnologico.
O forse è l’ennesimo hardware Microsoft nato già vecchio, senza visione, senza anima, senza pubblico.
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