Diciamolo subito: Doom The Dark Ages è una goduria visiva. Sangue, armature medievali e mostri a schermo da far impallidire qualsiasi GPU. Ma la buona notizia è che, se sai dove mettere le mani, non ti serve una build da 3.000 euro per giocarlo bene. Anzi, con qualche accorgimento, gira alla grande pure su hardware non proprio da guerra.
Qui sotto trovi i settaggi consigliati per PC e Steam Deck per tirare fuori il meglio dal gioco — con equilibrio tra qualità e prestazioni, senza impazzire nei menu.
PC: qualità al top senza scatti

Con una configurazione tipo RTX 4070, i7-11700F e 32GB di RAM, il gioco gira liscio in Full HD o anche a 1440p. E se vuoi sfruttare il DLSS, ci puoi pure spingere su.
Settaggi consigliati su PC:
- VSync: disattivato
- Present From Compute: attivo
- Campo visivo (FOV): 110
- Aberrazione cromatica: attiva
- Profondità di campo: attiva
- Nitidezza (sharpening): 1.50
- Grana della pellicola: 0.90
- Upscaler: DLSS
- DLSS Super Resolution: Quality
- DLSS Frame Generation: attivo
- Nvidia Reflex: attivo
- Motion Blur: attivo
- Quantità Motion Blur: bassa
- Qualità Motion Blur: alta
- Qualità ombre, riflessi, luci, particelle, decalcomanie, acqua, volumetrico, texture, geometrie e direzionalità: tutte su Alta
Con questi settaggi, su una build come quella descritta, si gira intorno ai 129 fps di media, con minimi che restano solidi sui 60 fps. Non male per un gioco che macina effetti visivi come se non ci fosse un domani.
Nota utile: tra preset High e Ultra le differenze si vedono poco. Ma i frame li senti. Quindi High è il punto ideale se vuoi fluidità senza rinunciare all’impatto visivo.
Steam Deck: sì, gira… ma con riserva
Parliamoci chiaro: non è il gioco ideale per Steam Deck, almeno al lancio. I requisiti sono alti, soprattutto lato GPU e VRAM (8GB richiesti), e la console di Valve va facilmente in affanno. Però, con i giusti compromessi, puoi comunque farti una run (purché tu sia disposto a qualche calo di frame nei momenti più intensi).
Settaggi suggeriti su Steam Deck:
- VSync: disattivato
- Present From Compute: attivo
- Campo visivo (FOV): 90
- Aberrazione cromatica: disattivata
- Profondità di campo: disattivata
- Nitidezza (sharpening): 1.70
- Grana della pellicola: 1.00
- Upscaler: FSR
- FSR: modalità Performance
- Frame Generation: disattivo
- Motion Blur: attivo
- Quantità Motion Blur: bassa
- Qualità Motion Blur: bassa
- Tutti gli altri valori grafici (ombre, riflessi, luci, particelle, decalcomanie, acqua, volumetrico, texture, geometrie e direzionalità): su Bassa
Il risultato? In momenti statici o esplorazione siamo quasi a 30 fps. Ma appena partono gli scontri, il frame rate cala — e si nota. Il gioco è comunque tecnicamente giocabile, ma lontano dall’esperienza fluida che hai su PC.
Vale la pena sperare in aggiornamenti futuri? Forse. Magari una patch mirata o un update Proton potrebbe aiutare. Ma per ora, non ci fare troppo affidamento.
SSD: serve davvero?
Sì, senza discussioni.
Doom The Dark Ages è pesante — oltre 100GB — e senza SSD non solo ci metti una vita a caricarlo, ma rischi anche micro-stutter durante il gioco. Obbligatorio averlo su SSD, anche solo per installarlo in modo decente.
Vuoi monitorare le prestazioni?
Se vuoi vedere come gira il gioco nel dettaglio, ecco i metodi più semplici:
- Nvidia: ALT + R (overlay attivo)
- AMD: CTRL + SHIFT + O
- Software esterni: CapFrameX o FrameView
- Steam Deck: usa il menu rapido della console
Il compromesso giusto esiste
Doom The Dark Ages è un gioco che premia chi ha una macchina potente, ma non esclude chi ha un hardware più contenuto. Se accetti qualche rinuncia, puoi comunque godertelo bene. L’importante è bilanciare: fluidità, nitidezza e immersione vanno trovati con un po’ di pazienza nei settaggi.
Hai trovato la tua configurazione perfetta? Hai fatto girare il gioco a dovere su Steam Deck contro ogni previsione?
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