Parlare in partita? Farsi vedere in video dentro al kart? Invitare l’amico a giocare anche se non ha il gioco? No, non è un sogno. Su Switch 2 si può fare. Ma quanto funziona davvero?
Una Switch più social? Nintendo ci prova
Non ci giriamo intorno: Switch 2 introduce due funzioni che i giocatori chiedevano da anni — Game Chat e Game Share. Due robe semplici sulla carta, ma per Nintendo sono quasi una rivoluzione.
La prima ti permette finalmente di parlare (e vederti) mentre giochi. La seconda, se tutto va liscio, ti fa condividere un gioco con chi non ce l’ha. Sì, tipo “vieni a casa mia e usiamo il mio controller”, ma online.
Figo? In teoria sì. Ma tra teoria e pratica…
Game Chat: funziona. Punto.
Qui Nintendo ha fatto centro. Premi un tasto, entri in chat vocale, regoli l’audio e ti fai vedere in video. Puoi scegliere se mostrarti per intero, solo il volto o trasformarti in una specie di pallino fluttuante (true story).
L’audio? Buono. Niente fruscii strani o delay. Il microfono integrato fa il suo lavoro. E se usi anche la videocamera (accessorio esterno, pare), il tuo viso finisce direttamente nel gioco — in Mario Kart, per esempio, appare sul kart del tuo personaggio. Roba da streamer improvvisati.
Unico difetto? Lo schermo si rimpicciolisce quando attivi la cam. Non su tutti i giochi, eh — su quelli compatibili puoi tornare a full screen. Ma su altri, tocca tenersi il riquadro mini. Non il massimo, ma ci si fa l’abitudine.
In ogni caso: semplice, veloce, utile. Niente app esterne, niente incastri. Per una volta, è tutto in console. E già questo è una vittoria.
Game Share: bella idea, ma serve pazienza
Qui le cose si fanno più complicate. L’idea è top: inviti un amico a giocare con te, anche se non possiede il gioco. Ma ci sono diverse condizioni.
Serve che:
- Il gioco sia compatibile con Game Share (non tutti lo sono)
- Tu abbia una Switch 2
- Lui abbia una connessione decente
Già da qui capisci che non è tutto plug & play.
Esempio? Su 51 Worldwide Games, dopo l’update, puoi usare Game Share. Ma da 51 titoli disponibili, quelli condivisibili sono una decina — e i più belli sono spariti. Ti restano dama, domino, forza quattro. Giochi da pomeriggio con la zia. Altro che party game.
E poi lo streaming. Perché sì, Game Share funziona in streaming, quindi se l’amico ha una connessione debole, addio fluidità. È probabile che sia un limite tecnico inevitabile, ma intanto l’esperienza ne risente.
Quindi: figata o flop?
Game Chat promossa a pieni voti. È la cosa più moderna mai vista su una console Nintendo — e non stiamo esagerando. Funziona, diverte, si imposta in due click. E vedere la tua faccia nel kart mentre lanci un guscio blu… non ha prezzo.
Game Share invece è una mezza vittoria. Il potenziale c’è, ma al momento serve più supporto. Pochi giochi, streaming incerto, esperienze limitate. Se becchi il titolo giusto e hai una buona linea, ci sta. Ma non aspettarti di far giocare il tuo amico a Zelda a scrocco.
La tua mossa
Hai già provato una delle due funzioni? Ti sei già visto in chat dentro Mario Kart o hai regalato una sessione di gioco a un amico povero come un Nabbo? Diccelo nei commenti.
Noi intanto speriamo che Nintendo ci creda sul serio. Perché se queste robe diventano standard — e magari si espandono su più giochi — Switch 2 potrebbe diventare la console più social di sempre.