Ci risiamo. Naughty Dog lancia un nuovo progetto e il web si divide come sempre. Stavolta è il turno di Intergalactic: The Heretic Prophet, sci-fi narrativo guidato da Neil Druckmann e con protagonista Tati Gabrielle. Il gioco non è ancora uscito eppure ha già fatto il pieno di dislike, meme, interviste lacrimose e accuse incrociate tra fan e sviluppatori.
Ma partiamo dall’inizio.
Una protagonista preparata… alla guerra mediatica
Tati Gabrielle ha raccontato in una recente intervista di essere in “bootcamp emotivo” sotto la guida di Druckmann per reggere l’impatto dell’odio online. Un training mentale, dice lei, necessario per affrontare la stessa valanga che ha colpito Laura Bailey ai tempi di The Last of Us Part II.
Tutto molto nobile, certo. Ma qualcosa non torna.
Perché appena un anno fa, quando il trailer di Intergalactic è stato ratioato su YouTube, Gabrielle non sembrava affatto sconvolta. Anzi, sui suoi social ha pubblicato un meme con la sua protagonista e Ciri (del nuovo The Witcher) che sorseggiano “Fragile Masculini-Tea” a base di “Incel Tears”. Sì, hai capito bene.
Con tanto di didascalia:
“Sooo DEI-licious! You mad bro?”
Difficile conciliare questa ironia pungente con l’immagine attuale della “ragazza ferita” in cerca di protezione. E infatti il pubblico l’ha notato.
Naughty Dog e la strategia che conosciamo fin troppo bene
Chi ha seguito la saga The Last of Us sa che questo film l’abbiamo già visto.
Fase 1: si lancia un contenuto provocatorio.
Fase 2: arriva il backlash.
Fase 3: si accusa la community di tossicità, odio e intolleranza.
Fase 4: si loda il coraggio creativo degli autori, ignorando ogni critica di merito.
Druckmann, di recente, ha dichiarato con sarcasmo che “la prossima volta magari facciamo un gioco su fede e religione, così nessuno si offende”. Un riferimento chiaro ai temi centrali di Intergalactic, ma anche all’approccio comunicativo: lo shock è parte del pacchetto.
Ma a forza di cercare lo scontro, qualcosa si rompe.
Il pubblico non è stupido. E non è tutto hate
Il problema vero non è che Intergalactic abbia una protagonista rasata, donna e nera. Il problema è che, ogni volta che qualcuno prova a discutere delle scelte narrative, viene zittito come se fosse un hater.
E se lo dici troppo spesso, finisce che la gente smette di ascoltarti.
Perché difendere gli attori da minacce e insulti è sacrosanto. Ma usare la carta della “fragilità” per spegnere ogni forma di discussione legittima? No grazie.
Anche perché il pubblico è cambiato. Non si beve più la storiella del “coraggio creativo” che cancella tutto il resto. Se un trailer non piace, se la direzione artistica non convince, se il marketing sembra una provocazione continua… forse è il caso di fermarsi un attimo e ascoltare, invece di alzare muri.
E ora? Cosa succederà al lancio?
Se Intergalactic: The Heretic Prophet dovesse floppare, possiamo già immaginare lo scenario: articoli che accusano la community, interviste che celebrano il “messaggio” e nessuna autocritica. Esattamente come è successo con Abby, Ellie e Joel.
Il rischio? Un’altra frattura tra Naughty Dog e il pubblico che li ha sempre amati. Non per chi sono i personaggi, ma per come viene trattato chi li gioca.
E tu da che parte stai? Hai già visto il trailer? Ti convince o ti lascia freddo? Scrivicelo nei commenti — e se vuoi davvero supportare la community gamer che discute senza peli sulla lingua, seguici su Instagram, condividi l’articolo e facci sapere la tua. Ci si becca lì.