Mancano pochi giorni al lancio di MindsEye — e il caos regna sovrano. Nessuna recensione, demo assente, dirigenti che mollano il colpo e patch disperate. Un titolo nato da grandi promesse… e finito in una valanga di red flag.
Ma cos’è MindsEye, e perché ne parliamo tutti?
Se te lo sei perso: MindsEye è il primo progetto narrativo di Build a Rocket Boy, lo studio fondato da Leslie Benzies, ex-produttore Rockstar (quello di GTA GTA San Andreas: i trucchi più assurdi da provare ancora oggiV e Red Dead 2, tanto per capirci).
Il gioco fa parte di una piattaforma più ampia chiamata Everywhere, una specie di ecosistema a metà tra hub sociale, sandbox creativo e launcher di giochi — un po’ stile Fortnite, ma con storytelling.
MindsEye dovrebbe essere il fiore all’occhiello, la “killer app” narrativa dentro Everywhere. Solo che… tutto, ma proprio tutto, sta andando nel verso sbagliato.
Una catena infinita di segnali d’allarme
Elencarli tutti è quasi un esercizio di stile. Ma andiamo con ordine:
- Previews disastrose: la stampa ha potuto vedere solo gameplay preregistrato. Nessuno ha giocato realmente. Durante le dimostrazioni, il team ha dovuto attivare God Mode due volte per finire due missioni, causa bug e sbilanciamento.
- B-roll obbligatori: niente video catturati dagli utenti, solo clip approvate dagli sviluppatori.
- Patch day -1: chi ha già ricevuto la copia fisica riferisce che il gioco su disco è praticamente ingiocabile. Serve scaricare una patch immediata per rimediare ai bug più gravi.
- Frame rate instabile: anche dopo la patch, si parla di cali regolari dai 30 ai 20 fps.
- Nessun codice review distribuito: non ci sarà alcuna recensione pre-lancio. Le chiavi digitali saranno inviate solo al day one. Cosa che, di solito, non è un buon segno.
- Due dirigenti top hanno lasciato l’azienda (chief legal officer e chief financial officer) a pochi giorni dall’uscita. Coincidenze? Forse. Ma il tempismo non è rassicurante.
Un trailer bomba… troppo tardi?
Al Summer Game Fest, MindsEye si è mostrato in un trailer spettacolare. Taglio cinematografico, qualità visiva alta, colonna sonora coinvolgente. Insomma: sembrava un vero tripla A.
E allora perché non mostrarlo prima?
Perché non farlo giocare alla stampa, nemmeno all’IO Showcase di Los Angeles dove era presente con uno stand ufficiale?
Lì si potevano provare Hitman su iOS, Hitman su Switch 2, perfino il nuovo contenuto legato a 007. MindsEye no. Gioco in uscita tra 3 giorni e ancora non toccabile. Né per stampa, né per pubblico.
Un dev sul palco, un silenzio imbarazzante
Durante l’evento, un rappresentante del team creativo è salito sul palco per presentare una missione avanzata di MindsEye. Il pubblico? Più curioso che entusiasta.
Il gameplay mostrava tutti i limiti già segnalati: IA passiva, strade vuote, animazioni goffe. Lo sviluppatore sembrava visibilmente a disagio, quasi commosso. Magari era jet lag — il team è scozzese — ma il clima era tutt’altro che sereno.
Possibile salvezza: le patch funzionano?
Chi ha ricevuto il gioco in anticipo conferma che le patch “negative” day -1 hanno migliorato molti problemi. Ma non basta. Il gioco non è ancora stabile, e non è chiaro se il day one patch risolverà tutto.
Anche se dovesse diventare giocabile, resta un problema: cosa c’è davvero dentro MindsEye? Alcuni riferiscono che le prime ore siano quasi solo cutscene. L’interazione vera, quella ludica, resta un mistero.
La vera domanda: cosa sta vendendo MindsEye?
Un’avventura cinematica alla Control? Un open world alla Watch Dogs? O un tech demo dentro un progetto più ampio (Everywhere) ancora troppo vago per essere capito?
Il trailer del Summer Game Fest suggerisce una cosa. Le prove tecniche ne raccontano un’altra.
E qui sta il punto: non si tratta solo della qualità del gioco, ma del modo in cui è stato venduto. Una comunicazione confusa, fatta di promesse vaghe, silenzi imbarazzanti e hype mal gestito. Un caso scuola su come non si lancia un nuovo IP nel 2025.
Potrebbe ancora andare bene?
Teoricamente sì. Con una patch stabile, e una storia coinvolgente, MindsEye potrebbe diventare un cult a sorpresa. Ma è difficile.
Dopo mesi di fughe, rinvii, problemi interni e zero fiducia costruita… il pubblico non aspetta questo gioco con entusiasmo, ma con sospetto. E questo, nel mondo dei tripla A, è quasi una condanna.
MindsEye: gioco più misterioso dell’anno
MindsEye è un enigma. Sulla carta ha pedigree, budget, ambizione. Ma nella realtà, si è mostrato come un progetto caotico, comunicato male e accolto con scetticismo.
Se sarà davvero un buon gioco lo scopriremo solo al lancio. Ma una cosa è certa: anche se fosse un capolavoro, è già diventato un esempio perfetto di marketing che sabota il proprio prodotto.
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