Nintendo starebbe preparando il ritorno di Animal Crossing. Ma stavolta, dimentica l’isoletta zen: si parla di una vera e propria metropoli, veicoli, missioni e perfino un multiplayer finalmente degno di chiamarsi tale. Troppo bello per essere vero? Forse. Ma i rumor fanno parecchio rumore.
Nintendo Direct di luglio: sarà lì la bomba?
Il momento X potrebbe essere dietro l’angolo. Secondo una voce di corridoio – lanciata da uno dei soliti noti del mondo leak – il prossimo Nintendo Direct, previsto tra metà e fine luglio, si chiuderebbe con lei: Fuffi. Sì, proprio Fuffi, in carne, pixel e camicia a quadri, che irromperebbe in video per annunciare ufficialmente un nuovo Animal Crossing previsto per il 2026.
Non è chiaro se verrà mostrato anche un trailer o solo un teaser simbolico, ma a quanto pare la direzione è chiara: Nintendo vuole tornare a parlare agli (ormai orfani) fan di New Horizons.
Addio villaggetto, benvenuta città
Il cuore del cambiamento sarebbe proprio l’ambientazione. Basta isole deserte, basta casette isolate: il prossimo Animal Crossing si sposterebbe in una grande metropoli fatta di zone residenziali, aree commerciali e parchi pubblici. Qualcosa che richiama un mix tra City Folk e SimCity versione kawaii.
Si vocifera di una libertà di movimento molto più ampia rispetto al passato: niente più mappe bloccate o quartieri fissi, ma vere e proprie zone esplorabili, anche se non tutte saranno decorabili a piacimento. Alcune aree (tipo i distretti commerciali) resteranno probabilmente preimpostate, mentre altre offriranno spazio alla creatività.
Nuove meccaniche: veicoli, missioni e minigiochi
Tra le feature più chiacchierate c’è una bomba assoluta per gli standard di Animal Crossing: i veicoli. Sì, sembra che potremo muoverci su due o quattro ruote. Non aspettarti corse alla Mario Kart, ma magari bici, scooter o mezzi in perfetto stile cartoonesco, pensati anche per i più piccoli.
E poi c’è la questione gameplay: si parla di missioni vere e proprie, enigmi ambientali e minigiochi più elaborati rispetto ai passatempo fai-da-te di New Horizons. L’idea sarebbe quella di dare finalmente uno scopo al giocatore, qualcosa che vada oltre il classico “oggi pesco, domani pianto fiori”.
Una svolta più sim e meno sandbox? Potrebbe essere. E c’è chi lo aspetta da anni.
Personalizzazione: si fa un passo indietro?
Qui il dibattito si accende. New Horizons aveva alzato l’asticella della personalizzazione ambientale, ma non tutti l’hanno apprezzata. Secondo i rumor, Nintendo starebbe valutando di ridurre la libertà decorativa per rendere il gioco più semplice e accessibile. Soprattutto per i giocatori più giovani, che spesso faticavano a raggiungere persino le famigerate 3 stelle dell’isola.
Tradotto: potremmo avere meno libertà, ma un’esperienza più guidata e meno dispersiva. Per alcuni un passo avanti, per altri un tradimento. Dipende da che tipo di player sei.
Multiplayer: finalmente qualcosa di serio?
Diciamolo: il multiplayer di New Horizons era un disastro. Lag, caricamenti eterni, limitazioni assurde. Praticamente un giro turistico noioso. Stavolta le cose potrebbero cambiare davvero.
Si parla di cooperativa attiva: non più semplici visite, ma vere sessioni di gioco insieme ad amici. Condividere missioni? Partecipare a minigiochi? Decorare insieme una zona pubblica? Ancora non si sa, ma almeno l’intenzione sembra quella giusta.
Sogni o realtà?
Va detto chiaramente: tutto questo è frutto di leak, voci, ipotesi e desideri. Nessuna conferma da parte di Nintendo, nessun annuncio ufficiale. Ma i dettagli trapelati sono troppi e troppo specifici per essere completamente inventati.
Certo, bisogna prendere tutto con le pinze. Ma se anche solo metà di queste novità diventassero realtà, ci troveremmo davanti a un Animal Crossing completamente diverso. Più ambizioso. Più moderno. Forse anche più divisivo.
E a noi, sinceramente, andrebbe benissimo.
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