Nel 1995 è successa una cosa che ancora oggi fa strabuzzare gli occhi ai gamer con qualche anno sulle spalle. No, non è una mod. No, non è un meme. È proprio accaduto: Bill Gates è entrato letteralmente in DOOM.
Sì, lui. Giacca, occhiali e… un fucile a pompa in mano.
Perché Bill Gates ha fatto respawn in DOOM?
Siamo a metà anni ‘90. Microsoft sta per lanciare Windows 95, un sistema operativo rivoluzionario (per l’epoca), ma con un problemino mica da poco: nessuno lo considera buono per giocare.
I gamer veri — quelli con i floppy sparsi ovunque — usano ancora il vecchio DOS, perché lì i giochi girano puliti, veloci, senza menate.
E tra quei giochi, uno dominava il tempo libero (e qualche laboratorio informatico di nascosto): DOOM. Un milione di persone al giorno ci sparava contro demoni e impianti industriali infernali.
Cifre da paura. Altro che solitari di Windows.
Bill Gates allora si fa una domanda molto semplice, da uomo d’affari geniale:
“Perché stanno passando più tempo con questo gioco che col mio sistema operativo?”
La trovata geniale (e assurda)
Risposta? Marketing spinto al livello ultra-violenza.
Microsoft decide di cavalcare l’onda DOOM e crea un video assurdo in stile machinima ante-litteram: Bill Gates digitalizzato dentro il gioco, che gira armato per gli stessi corridoi dove giravi tu con la tastiera mezza rotta.
Non uno spot ufficiale da Super Bowl, ma un video promozionale interno, girato per convincere tutti — anche dentro Microsoft — che Windows 95 poteva essere una vera piattaforma da gaming.
C’è tutto: sprite stile anni ’90, il buon vecchio shotgun, porte che si aprono con un beep metallico, e lui che ti guarda in faccia e dice che Windows è il futuro del gaming.
E sai una cosa? In parte aveva ragione.
Il primo passo verso il PC gaming moderno?
Con quella mossa, Microsoft non solo ha messo Windows nel radar dei gamer, ma ha iniziato un cammino che oggi ci sembra normale: giochi che girano su sistemi operativi evoluti, non più solo su DOS o console.
Windows 95, nel bene e nel male, è diventato parte della storia del gaming su PC.
E DOOM? Beh, lui è sempre rimasto lì.
A ricordarci che a volte basta una mappa, qualche texture pixelosa e una colonna sonora sparata per fare la storia.
E tu, la ricordi la prima volta che hai giocato a DOOM?
Quella porta che si apriva, il primo demone, quel brivido…
Scrivilo nei commenti, che si fa gruppo tra veterani.
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