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Resident Evil: 10 curiosità che forse non conosci – la 7° non la ricordavi

Resident Evil nasconde segreti che nemmeno i fan più esperti conoscono. Ecco le 10 curiosità sul gioco che hanno plasmato la sua leggenda.

7 mesi fa 5
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Resident Evil, il capolavoro del genere Survival Horror, ha affascinato generazioni di giocatori. Se pensi di conoscere tutto, ripensaci! Oggi esploriamo 10 curiosità sorprendenti su questo iconico gioco. Pronto a scoprire dettagli che potrebbero cambiare la tua visione del titolo?

1. Resident Evil doveva essere il remake di un altro gioco

sweet home

Un’altra curiosità riguarda la copertina del gioco, che ha generato molte discussioni. Molti pensano che l’uomo raffigurato sia Chris Redfield, ma in realtà si tratta di Richard Aiken, un membro della squadra Bravo degli S.T.A.R.S. Questo dettaglio si lega a un fumetto realizzato in collaborazione con Marvel Comics per promuovere il gioco fuori dal Giappone.

Pochi sanno che Resident Evil inizialmente doveva essere un remake di Sweet Home, un altro titolo horror targato Capcom per il Nintendo NES. Entrambi i giochi condividono ambientazioni come la villa infestata e la risoluzione di enigmi, elementi fondamentali anche in Resident Evil.

2. Finali multipli e personaggi diversi

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resident evil 1

Se hai giocato Resident Evil, probabilmente sai che ci sono due personaggi giocabili: Chris Redfield e Jill Valentine. Quello che forse non sai è che il gioco offre ben sette finali differenti, ognuno dipendente dalle scelte che prendi durante l’avventura.

3. Un’ispirazione cinematografica inaspettata

Shinji Mikami, creatore del gioco, ha preso ispirazione da numerosi film horror per dare vita a Resident Evil. Oltre ai celebri film di zombie di George Romero, la villa del gioco è ispirata all’Overlook Hotel di Shining, diretto da Stanley Kubrick. Questo dettaglio aggiunge un tocco di claustrofobia all’atmosfera già tesa del gioco.

4. L’inquadratura fissa per aumentare la tensione

Resident Evil doveva inizialmente essere un gioco in terza persona. Tuttavia, Shinji Mikami decise di utilizzare una telecamera fissa, ispirato dal capolavoro horror di Frederick Reinal, Alone in the Dark. Questo espediente accentua il senso di paura e isolamento durante il gioco.

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5. Personaggi scartati all’ultimo minuto

Non tutti i personaggi ideati per il gioco hanno visto la luce. Dewe e Geler, due personaggi scartati, avrebbero dovuto portare un tocco di leggerezza e azione nella trama. Alla fine, però, furono sostituiti da Barry Burton e Rebecca Chambers, figure ormai iconiche della serie.

6. Le tante versioni di Resident Evil

Capcom è famosa per le sue numerose versioni dei giochi, e Resident Evil non fa eccezione. Oltre alla versione originale per PlayStation, il gioco è stato rilasciato su Sega Saturn, Nintendo DS e persino su computer. Una versione per Game Boy Color fu cancellata perché non soddisfaceva gli standard di Capcom in termini di giocabilità.

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7. Chi è il vero protagonista della copertina?

resident evil 1

Un’altra curiosità riguarda la copertina del gioco, che ha generato molte discussioni. Molti pensano che l’uomo raffigurato sia Chris Redfield, ma in realtà si tratta di Richard Aiken, un membro della squadra Bravo degli S.T.A.R.S. Questo dettaglio si lega a un fumetto realizzato in collaborazione con Marvel Comics per promuovere il gioco fuori dal Giappone.

8. Una porta misteriosa nella villa

biohazard

Durante il gioco, nel primo piano della villa, c’è una porta con un tastierino numerico che richiede un codice per essere aperta. Per ottenere il codice, dovrai giocare nei panni di Jill e aspettare che Barry torni in tuo aiuto. Solo così potrai scoprire cosa si nasconde dietro quella porta.

9. Il cambio di nome per l’Occidente

In Giappone, Resident Evil è conosciuto come Biohazard, ma Capcom dovette cambiare il nome per il mercato occidentale a causa di problemi di copyright. Il nome Resident Evil fu scelto per riflettere l’ambientazione principale del gioco: la villa e il male che vi si cela.

10. Un classico che non invecchia mai

Nonostante i suoi anni, Resident Evil è ancora considerato un capolavoro del genere. Se non l’hai mai giocato, ti consiglio di farlo: con qualche compromesso sul gameplay, dovuto all’età del gioco, ti assicuro che è un’esperienza che vale ancora la pena di vivere.

Conoscevi già tutte queste curiosità su Resident Evil? Se ne hai altre da condividere, lascia un commento qui sotto! E se l’articolo ti è piaciuto, metti un like e condividilo con i tuoi amici per supportare il nostro lavoro. Seguici su Instagram per non perdere altre chicche dal mondo dei videogiochi!

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