La nuova Nintendo Switch 2 è finalmente realtà, e tra le prime cose che abbiamo fatto – ovviamente – c’è stato provare se i vecchi giochi girano meglio. Se poi ami Resident Evil quanto lo amiamo noi, la tentazione era troppo forte: mettere sotto stress tutti i capitoli disponibili su Switch 1 e vedere cosa cambia con la nuova console.
Spoiler? Non è solo una questione di nostalgia. In certi casi, è proprio un’altra esperienza.
Niente cloud, solo giochi veri
Prima di iniziare, una premessa: questo test riguarda esclusivamente le versioni scaricabili su eShop, niente edizioni in cloud. Quelle non avrebbero senso, visto che lo streaming non cambia da una console all’altra. Quindi sì, niente Village o RE2 Remake. Solo i giochi veri, installati sulla macchina, proprio come piace a noi.
Ecco come si comportano su Switch 2. Alcuni migliorano appena, altri fanno un bel salto di qualità. E uno in particolare sorprende.
Resident Evil 0 – Caricamenti più rapidi, ma resta legato al passato
Partiamo con RE0, il prequel “bistrattato” della saga. Sì, ha i suoi limiti – tipo l’inventario da gestire lasciando roba per terra come se fossimo traslocatori zombie – ma resta un titolo solido, con atmosfera e uno stile visivo che ancora oggi tiene botta.
Su Switch 2 non cambia molto: restano i 30 fps fissi e il comparto grafico è identico alla versione HD che già conoscevamo. Ma la vera differenza si nota nei tempi di caricamento, ora molto più brevi. Entrare in una stanza non è più una pausa forzata, ma un passaggio quasi immediato.
Niente di rivoluzionario, ma se non l’hai mai giocato o vuoi rigiocarlo, questa è la miglior versione su console Nintendo.
Resident Evil Remake – Classico intramontabile, con qualche stranezza
Il remake dell’originale Resident Evil per GameCube è sempre un piacere da riscoprire. Anche qui, nulla cambia in termini di frame rate (sempre a 30 fps) e modelli poligonali. I caricamenti però si accorciano anche in questo caso, e il gioco sembra più snello.
Curiosità: il personaggio si muove un po’ più velocemente del solito. Bug? Feature? Non è chiarissimo, ma si nota. Non dà fastidio, anzi, accelera leggermente l’esplorazione senza stravolgere il feeling classico da survival horror con visuale fissa.
Peccato solo per alcuni fondali un po’ slavati, ma le scene chiave (tipo l’accensione del camino) sono ancora mozzafiato.
Resident Evil 4 – Sempre al top, ma la differenza è nei dettagli
Passiamo a Resident Evil 4, che sulla prima Switch era già un port eccellente. Non cambia quasi nulla a livello visivo, e gira ancora come un orologio svizzero. Però… carica tutto molto più in fretta.
Se sei uno di quelli che ha spolpato RE4 fino all’osso (con tanto di lanciarazzi infinito), noterai subito la fluidità nei passaggi tra le aree. Anche l’uso dei Joy-Con per il motion aiming resta un bel tocco, soprattutto per chi aveva apprezzato la versione Wii.
La scena con Salazar? Sempre assurda, sempre iconica. E no, il remake non lo batte su questo punto.
Resident Evil 5 – Finalmente 60 fps (quasi sempre)
Qui le cose si fanno serie. Resident Evil 5 sulla vecchia Switch provava a girare a 60 fps… senza riuscirci davvero. Il risultato era un framerate ballerino, specialmente in co-op.
Su Switch 2, invece, il gioco arriva quasi sempre ai 60 fps. La differenza si sente eccome: tutto è più fluido, il gunplay è più responsivo e l’esperienza complessiva è molto più piacevole. In split screen qualche calo resta, ma in single o online fila via liscia.
Il comparto grafico sembra anche un pelo più pulito, ma qui potrebbe essere solo l’effetto della fluidità extra. In ogni caso: promosso.
Resident Evil 6 – Chi lo odia non lo rigioca, ma qui gira da Dio
Lo so, lo so: RE6 è uno dei capitoli più divisivi di sempre. Troppa azione, troppe esplosioni, troppe acrobazie hollywoodiane. Ma sai una cosa? Girare a 60 fps stabili lo rende molto più godibile.
Anche qui Switch 2 fa il miracolo: prestazioni solide, caricamenti quasi istantanei e (forse) un miglioramento visivo percepito. Di certo, tutto scorre meglio. E se ti butti in co-op, resta comunque un titolo ignorante ma divertente. Magari non il vero Resident Evil, ma comunque un gioco con personalità.
E dai, almeno qui puoi ancora gridare “Help me!” al compagno mentre dai calci volanti ai mutanti.
Revelations – Nessuna differenza, ma resta una perla
Resident Evil Revelations nasce su 3DS ma su Switch è già arrivato in forma smagliante. 1080p, 60 fps, comparto visivo già maturo. Risultato? Su Switch 2 non cambia praticamente nulla.
E va bene così. Revelations è uno dei giochi più sottovalutati della saga, un mix perfetto tra survival e azione, con missioni diversificate e un’ottima gestione del ritmo. Anche se qui non ci sono miglioramenti, è comunque un titolo che merita di essere rigiocato.
Revelations 2 – Il vero vincitore del test
La vera sorpresa, però, è Revelations 2. Sulla prima Switch era la versione più debole in circolazione: frame instabili, grafica slavata, esperienza zoppicante. Ma su Switch 2… cambia tutto.
Il gioco ora gira a 60 fps stabili, i caricamenti sono fulminei, e la resa visiva sembra decisamente più nitida. Forse è solo l’effetto placebo, ma anche i modelli sembrano più curati. Finalmente è giocabile come si deve, anche in modalità portatile.
La modalità co-op resta un gran valore aggiunto, e il gioco in sé – pur non toccando le vette del primo Revelations – è ricco di contenuti e atmosfera.
Switch 2 e Resident Evil: upgrade silenzioso, ma reale
In definitiva, giocare Resident Evil su Switch 2 non rivoluziona tutto, ma rende ogni esperienza un po’ più fluida, veloce e solida. A volte è questione di pochi secondi nei caricamenti. In altri casi, come RE5, RE6 o Revelations 2, è una vera differenza che cambia tutto.
Se hai già questi giochi, non devi fare nulla: basta installarli su Switch 2 e notare subito la differenza. E se non li hai? Beh, gran parte è spesso in sconto, e ora più che mai vale la pena recuperarli.
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