Un’ondata di licenziamenti ha colpito gli studi Xbox e con sé si è portata via Halo, Doom e persino il misterioso horror di Kojima. Il Game Pass sta diventando un boomerang?
C’era una volta la guerra tra le “big three”: Nintendo, Sony e Xbox. Oggi sembra un brutto ricordo. Microsoft ha appena dato il colpo di grazia alla sua divisione gaming, silurando team interi e lasciando i fan senza punti di riferimento. Arkane Austin, Tango Gameworks, Alpha Dog: chiusi. Ma non è finita lì.
Secondo fonti interne e sviluppatori coinvolti, il taglio della scure si è esteso ben oltre. Sono stati congelati progetti segreti, prototipi, collaborazioni esclusive. Risultato? Xbox non ha più giochi. O almeno, non quelli che contavano.
Addio al Doom di Romero
Sì, hai letto bene. John Romero — il papà originale di Doom — stava lavorando a un nuovo shooter finanziato da Xbox Publishing. Un progetto misterioso, probabilmente pronto a esplodere in stile retrò con tecnologia moderna. Ma adesso è morto e sepolto. Studio smantellato, fondi cancellati, addio frag.
Overdose di mistero: il gioco horror di Kojima
E Overdose, il gioco horror ultra-sperimentale di Hideo Kojima? Doveva usare il cloud per interagire con il tuo telefono, la TV, la console. Messaggi finti, notifiche inquietanti, “presenze” digitali ovunque. Una roba da far impallidire P.T..
Ma secondo quanto trapelato, anche questo è stato sacrificato nella ristrutturazione. Le connessioni con Kojima Productions sarebbero saltate, lasciando il progetto nel limbo. Salvo miracoli (leggasi: un recupero da parte di Sony), potremmo non vederlo mai.
Halo: dalle stelle al tracollo
Cosa c’è di più simbolico per Xbox di Halo? Forse proprio per questo 343 Industries è stata decimata. Si parlava di tre progetti attivi: un remake di Combat Evolved, un nuovo multiplayer standalone, e un ipotetico Halo 7.
Ora? Solo incertezza. Il morale è a terra, lo sviluppo in crisi, i tagli continui. Secondo voci interne, l’unica costante è la volontà di rimpiazzare tutto con l’intelligenza artificiale. Codice, grafica, voci, texture. Tutto generato, niente umano. A qualcuno frega? Boh. Ai fan storici sicuramente sì.
Game Pass: il cavallo di Troia
È qui che casca l’asino: tutto questo disastro non arriva da Marte. È frutto diretto della strategia Game Pass. Anni di marketing aggressivo ti hanno convinto a non comprare più giochi. “Paghi l’abbonamento, hai tutto”. Sì, ma se nessuno compra più giochi, chi li sviluppa?
Il modello non ha retto. I numeri non tornano. I fan non acquistano, gli investitori non vedono ritorni, i team vengono tagliati. Il risultato? Xbox non ha più contenuti e il pubblico non ha più fiducia.
Ma almeno… Helldivers 2?
In mezzo a tutto questo caos, arriva una notizia improbabile: Helldivers 2 in arrivo su Xbox. Sarebbe una bella svolta, ma… ci crediamo davvero? È stato leakato, ma al momento nessuna conferma ufficiale. E comunque: basta a salvare l’ecosistema Xbox?
Difficile. Anche perché lo rilascerebbero nello stesso giorno del remake di Gears of War, creando una strana auto-concorrenza. Scelte strategiche discutibili, per usare un eufemismo.
Xbox è finita?
È questa la domanda che serpeggia tra gli insider, gli YouTuber e — soprattutto — i fan. Xbox era sinonimo di promessa: “non è perfetta, ma ci arriverà”. Ora quella promessa sembra spezzata. Chi ha speso anni a difendere la visione di Phil Spencer si trova davanti un deserto. Nessun piano, nessuna roadmap. Solo cancellazioni.
E se la tua identità è “console war”, come combatti quando la tua fazione smette di esistere?
E l’IA come salvezza?
L’idea che Microsoft voglia automatizzare lo sviluppo non è più una teoria. È una realtà. Ed è anche inquietante. Nessuno nega che l’IA possa aiutare. Ma se l’obiettivo è produrre giochi senza sviluppatori, senza autori, senza artisti… che razza di giochi ci ritroveremo a giocare?
Un Halo fatto da un algoritmo sarà ancora Halo? E qualcuno spenderà 70 euro per un gioco fatto da nessuno?
Verso il futuro, o verso l’oblio?
L’industria sta cambiando, e Xbox è il termometro di una febbre che riguarda tutti. Se non hai contenuti forti, se svuoti i team, se lasci che i brand muoiano lentamente… non sei più una piattaforma. Sei solo un logo.
Il prossimo hardware Xbox potrebbe ancora uscire. Ma sarà supportato da chi? E soprattutto: a chi importerà?
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