129.000 dislike. Commenti disattivati. Meme, accuse di “wokeness”, provocazioni e silenzio stampa. No, non è il nuovo video di Logan Paul. È solo il trailer di Intergalactic ProphetNaughty Dog con The Last of Us ci ha rifilato lo stesso gioco 5 volte. E adesso vuole altri 100 euro, il nuovo titolo sci-fi di Naughty Dog. Anzi, nuovo si fa per dire: è bastato un teaser ai Game Awards 2024 per trasformarlo in un campo minato digitale.
E no, non stiamo parlando di gameplay discutibili o bug catastrofici. Stavolta è tutta una questione di rappresentazione, narrativa e… fede. Letteralmente.
La scintilla: un trailer da 129.000 dislike

Dicembre 2024, Game Awards. Naughty Dog svela Intergalactic Prophet, un’avventura sci-fi dal gusto retrò, con vibes anni ’80 e temi religiosi belli pesanti. Protagonista: Jordan A. Moon, donna nera con i capelli rasati, interpretata dall’attrice Tati Gabrielle. Bastano pochi minuti e il video su YouTube si ritrova sommerso da dislike. Oltre 129.000, per essere precisi.
Il team? Disattiva i commenti. Per molti, una mossa difensiva. Per altri, il segnale che c’è qualcosa di più grosso sotto.
Woke o provocatorio? La community si spacca
Come spesso accade, le reazioni si polarizzano subito:
- C’è chi applaude la scelta stilistica e il coraggio narrativo.
- E chi grida al solito gioco “woke”, anticristiano o costruito per provocare.
Nel mezzo, un mare di confusione. A peggiorare la situazione ci pensa proprio Tati Gabrielle, che pubblica un meme su Instagram con frasi tipo “fragile masculinity” e “100% incel tears”. Il post viene rimosso, ma fa in tempo a fare il giro del web e incendiare gli animi. Alcuni lo vedono come una difesa ironica. Altri come un attacco diretto a chiunque abbia espresso anche solo un dubbio.
E poi arriva Neil Druckmann, regista del gioco. In un’intervista, se ne esce con: “Facciamo un gioco sulla religione, così nessuno si arrabbia”. Ironico? Sì. Ma pure benzina sul fuoco.
Strategia o caos calcolato?
Qui entra in gioco il vero dilemma: Naughty Dog sta davvero provando a raccontare qualcosa di potente e diverso? O sta semplicemente usando il caos mediatico come leva promozionale?
C’è chi vede una strategia precisa: creare una narrativa divisiva per ottenere visibilità gratuita (tipo The Last of Us Parte II, che comunque ha venduto milioni di copie). Ma la situazione stavolta è più delicata. Lo studio viene da anni di silenzio e ristrutturazioni interne. La fiducia non è più quella di un tempo.
E il 2025, diciamocelo, sarà un anno tostissimo per i tripla A. Il pubblico è stanco, la pazienza è finita e la gente ha iniziato a staccarsi dagli studi storici dopo flop come Marathon. Il rischio? Un altro scivolone può trasformarsi in disastro di immagine – non solo di vendite.
Naughty Dog tace, ma il fuoco non si spegne
Zero dichiarazioni. Niente Q&A. Nessun chiarimento su trama, gameplay, tono. Solo un trailer, un mucchio di polemiche e un silenzio assordante. E intanto, ogni frammento diventa pretesto per analisi, flame e guerra culturale.
Siamo davanti all’ennesima frattura tra chi cerca nuove forme di racconto e chi vive ogni deviazione dal “classico” come un attacco personale. Sì, il gaming ormai è anche questo: uno specchio (a volte impietoso) delle tensioni culturali del momento.
Ma alla fine… sarà un gioco valido o solo fumo?
E qui viene il bello. Perché tutta la polemica, alla fine, conta poco se il gioco è valido. Se Intergalactic Prophet riesce a unire profondità narrativa, sensibilità tematica e un gameplay solido, allora magari tutta questa rabbia sarà servita a qualcosa.
Ma se il gioco si riduce a un pretesto per far rumore, con una storia costruita solo per far discutere? Beh, stavolta Naughty Dog rischia di pagare caro.
Tu che ne pensi?
Ti sembra un progetto coraggioso o solo una provocazione ben orchestrata? Hai voglia di vederci chiaro o sei già stufo di questa cultura tossica dei trailer divisivi?
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