Se pensavi che Bungie fosse già nei guai dopo le polemiche su Destiny 2, preparati: il vero disastro è appena cominciato e si chiama Marathon.
Settimana da incubo per lo studio, tra accuse di plagio, sviluppatori esasperati e una stream talmente disastrosa che ha fatto rimpiangere le dirette su Twitch del 2015.
Tutto è iniziato con un plagio…
Partiamo da qui: Bungie è stata accusata di aver usato asset rubati per Marathon, il suo ambizioso extraction shooter. L’artista Antireal ha smascherato tutto e, dopo un bel casino social, Joseph Cross (Art Director) è andato in diretta a metterci la faccia.
Durante quella che doveva essere una stream “riparatrice” con nuovi gameplay e luci fighe, Bungie ha mostrato… nulla. Zero. Niente gameplay, niente roadmap. Solo promesse vaghe e frasi tipo “ci stiamo lavorando”. Ottimo.
Una stream da dimenticare
L’evento in questione è stato definito—senza esagerare—un disastro tecnico e comunicativo.
Microfoni rotti, audio fuori sync, Q&A imbarazzante su Discord con risposte del tipo:
- “Ci stiamo lavorando”
- “Ottimo feedback”
- “Ne parleremo presto”
Tradotto: non abbiamo idea di cosa fare, ma grazie per averci chiesto.
Dentro Bungie? Un inferno a porte chiuse
Nel frattempo, Paul Tassi di Forbes ha pubblicato un’inchiesta dopo aver parlato con diversi dipendenti (attuali e non). Il quadro che emerge è cupo: leadership assente, morale a terra, dipartimenti che non comunicano. Tutti sanno che Marathon deve funzionare per forza, ma nessuno sa bene come.
E poi è arrivata la bomba: un ex sviluppatore che ha lavorato a Marathon per 2 anni e mezzo ha descritto l’ambiente come “tossico e umiliante”.
Secondo lui:
- I lead gestiscono il team con micro-management e autoritarismo
- I valori aziendali vengono sistematicamente ignorati
- L’ambiente è talmente opprimente da spingere via anche i senior più motivati
Insomma, non proprio il sogno di ogni dev.
Marathon non ha una data certa. E nemmeno un prezzo
Bungie ha stravolto il suo piano marketing.
Il trailer di giugno? Saltato.
L’open beta? Annullata.
I pre-order? Nessuna traccia.
Al suo posto pare arriveranno test pubblici a scaglioni, forse per guadagnare un po’ di fiducia a piccole dosi. Ma diciamocelo: sembra più una toppa tirata via che un piano solido.
La data d’uscita del 23 settembre? Mai annunciata ufficialmente, anche se trapelata più volte.
Prezzo? Nemmeno quello è noto, ma si vocifera circa 40€. Anche lì, Bungie tace.
Community persa e visione offuscata
Il punto è semplice: Bungie sta perdendo il controllo.
Tra Marathon allo sbando, Destiny in fase di transizione e una community sempre più distante, lo studio sembra non ascoltare più nessuno.
E quando la leadership si chiude in se stessa, quello che resta è un team demoralizzato e un pubblico confuso.
Il futuro? Nebbioso. Molto. E se pensavi che la crisi fosse passeggera, forse è il caso di rivedere le aspettative.
E tu che ne pensi?
Credi ancora in Marathon o sei già passato oltre? Scrivicelo nei commenti oppure raggiungici su Instagram per parlarne insieme.
Siamo solo all’inizio… e la caduta potrebbe essere lunga.