Ok, respira. No, non è l’ennesimo annuncio che finirà nel dimenticatoio. Gears of War sta davvero per diventare un film, e dietro la macchina da presa ci sarà uno che di sparatorie, botte e spettacolo esplosivo se ne intende parecchio: David Leitch, il regista di Deadpool 2, Bullet Train e Atomic Blonde. Mica l’ultimo arrivato.
La notizia arriva da The Hollywood Reporter, che conferma: Netflix vuole far sul serio. Il progetto è ancora in trattativa, ma Leitch sembra il nome giusto per gestire un mostro del genere. E no, non parliamo solo dei Locust.
Chi c’è dietro? Un team da action movie di fascia alta

Il film sarà prodotto dalla casa di produzione di Leitch, 87North, insieme alla sua compagna e socia Kelly McCormick, con la collaborazione diretta di The Coalition, lo studio dietro gli ultimi capitoli di Gears. E per la sceneggiatura? Attenzione, c’è Jon Spaihts, lo stesso che ha firmato Dune e il suo sequel. Uno che con i mondi decadenti e i drammoni sci-fi ha già fatto faville.
Netflix, insomma, sembra voler puntare su qualcosa di grosso. E considerando il tono cupo e l’estetica ultra-muscolare del franchise, è una mossa che potrebbe avere senso.
Gears of War: ma te lo ricordi?
Se per caso negli ultimi 20 anni hai vissuto in una grotta senza Xbox (e senza motosega incorporata), ti faccio un rapido ripasso. Gears of War è nato nel 2006, diventando subito un’icona della generazione 360. Sparatutto in terza persona, sistema di coperture rivoluzionario, atmosfera da guerra totale e quella vibrazione post-militare che profuma di testosterone e tragedia.
Il cuore della storia è Marcus Fenix, un ex soldato incazzato col mondo, costretto a combattere per salvare quel che resta dell’umanità sul pianeta devastato di Sera, contro le orribili creature della Locust Horde. È un universo pieno di morte, onore e fratellanza tra commilitoni rotti dentro.
Un universo cinematografico? Sì, ma…
Netflix ha comprato i diritti nel 2022 e ha subito annunciato grandi piani: prima un film live-action, poi una serie animata per adulti, e magari anche altro se tutto va come sperano. Però…
C’è un grosso “però”.
Parliamo dello stesso Netflix che ha affondato Cowboy Bebop, deluso con Resident Evil e fatto finta di niente con Yu Yu Hakusho. Gli adattamenti live-action di videogiochi non sono mai una passeggiata, e quando ti ritrovi a dover gestire fan hardcore, worldbuilding pesante e un’estetica precisa come quella di Gears, è un attimo cadere nella banalità.
David Leitch può farcela?
Leitch, ex stuntman, ha un curriculum che parla chiaro. Quando si tratta di azione adrenalinica, lui è una garanzia. Ma Gears of War non è solo esplosioni e armi over the top. È anche tono cupo, disperazione, dialoghi taglienti e quel senso di “non ce la faremo mai” che fa da sfondo a ogni battaglia. Se riesce a bilanciare la sua solita spettacolarità con il peso emotivo e la violenza spietata della saga, potremmo avere per le mani uno dei pochi adattamenti davvero riusciti.
Certo, per ora siamo ancora alle chiacchiere. Niente casting, niente trailer, niente date. Ma già solo avere un team così solido in trattativa è qualcosa.
Speranza o illusione?
Lo ammettiamo: siamo cautamente ottimisti. La combo Leitch + Spaihts + The Coalition fa ben sperare. Ma serve rispetto per il materiale originale, serve una visione chiara, e serve evitare quel brutto vizio di Netflix di voler “modernizzare” tutto a colpi di cliché.
Gears of War è una bomba pronta a esplodere. Resta solo da vedere se sarà fuoco d’artificio… o una granata a vuoto.
Tu che ne pensi?
Ci credi davvero a questa trasposizione o stai già lucidando la tua baionetta motosega per fare a pezzi l’ennesimo adattamento sbagliato?
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