Se pensavi di lanciarti nella nuova patch con la tua build affilata e il solito equip leggendario… ti conviene fermarti un secondo.
No Rest for the Wicked – The Breach è uscito, sì. Ma non è un semplice aggiornamento: è un cambio di tono, di ritmo e – per certi versi – di identità.
E no, non è una patch “facile”.
Anzi, forse è la più tosta da affrontare finora.
Il grande reset: il colpo che non ti aspettavi

Sì, partiamo subito dal trauma: tutti i salvataggi sono stati cancellati.
Hai letto bene.
Anche se sembrava che Moon Studios ci avesse rassicurato, alla fine ci siamo ritrovati tutti a ricominciare da capo.
Un bel colpo basso, lo sappiamo.
E non a caso, le recensioni negative su Steam sono esplose subito dopo l’update.
Ma la domanda vera è: vale comunque la pena tornare?
Cosa c’è di nuovo? Due zone… ma forse non per te
La risposta potrebbe sembrarti un sì, almeno all’inizio.
Perché ti trovi davanti due nuove aree principali, con ambientazioni curate, colonna sonora da urlo (sempre lui, il compositore di Ori) e un parkour che finalmente gira come si deve.
Ma occhio: sono pensate per livelli sopra il 21.
E se stai cercando missioni o nemici adatti a un livello 12, buona fortuna. C’è un buco di progressione tra il 10 e il 13 che rende l’avanzamento frustrante.
Difficoltà aumentata: non è più il gioco di prima
Appena rimetti piede nel mondo, lo senti: qualcosa è cambiato.
I nemici sono più intelligenti.
Le hitbox sembrano più pulite, ma ogni errore ti costa caro.
E se pensavi che la distanza fosse la tua salvezza, scordatelo.
Il tracking dei nemici è al limite del ridicolo. Proiettili, magie, frecce: ti seguono ovunque.
Ah, e c’è pure la modalità hardcore.
Vuoi provarla? Prepara le bestemmie. E una tastiera di scorta.
Ma non è tutto da buttare. Anzi.
Parliamoci chiaro: The Breach porta anche tante cose buone.
Anzi, ottime.
- Il Crogiolo ora è accessibile subito, perfetto per testare build, magie e strategie prima di affrontare le zone avanzate.
- Il sistema di cura è stato rivisto: più rapido, ma con cooldown.
- Le armi bianche ora sono davvero personalizzabili. Grazie agli incantamenti, puoi costruirti build potenti senza inseguire drop viola.
Se non lo sapevi, abbiamo spiegato tutto questo nel dettaglio nella guida “Rune, Focus e Incantamenti – come ottimizzare il tuo equip” – la trovi qui.
Serve una nuova mentalità. E un po’ di pazienza.
The Breach non è una patch da consumare in un weekend.
È pensata per chi vuole tornare, prendersi il tempo, studiare i pattern e reagire a un gioco più tecnico.
Se cercavi un action casual, potresti restarne scottato.
Ma se sei uno di quelli che amano il rischio, i combattimenti tesi, e quel gusto da build-making selvaggio, allora… bentornato.
Questo è il tuo terreno.
Vale la pena tornare su No Rest for the Wicked?
La risposta, a questo punto, è: dipende da cosa cerchi.
Se vuoi un’esperienza curata, più fluida, ma che ti punisce se sbagli, allora sì.
Se però non hai voglia di ricominciare da zero e di trovarti bloccato già al livello 12… magari aspetta la prossima patch.
Ma sappilo: il potenziale c’è.
E se Moon Studios ascolterà i feedback, potremmo ritrovarci fra qualche mese a parlare di uno dei migliori action RPG in circolazione.
Tu sei rientrato? Hai già mollato? O sei ancora nel Crogiolo a farmare in silenzio?
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E se vuoi rimanere aggiornato sulle prossime patch, i trucchi per iniziare e le build migliori, dai un’occhiata anche alla sezione Guide: è lì che stiamo raccogliendo il meglio per chi – come noi – non ha nessuna voglia di arrendersi al primo wipe.